Notizie Notizie Italia Padoa-Schioppa: Alitalia, privatizzazione evitando i ricorsi

Padoa-Schioppa: Alitalia, privatizzazione evitando i ricorsi

18 Maggio 2007 07:01

Un mese in più per l’operazione di privatizzazione di Alitalia, che avverrà comunque entro l’estate. E’ il mese di luglio quello prospettato dal ministro del Tesoro Tommaso Padoa-Schioppa, nell’audizione tenuta ieri alla commissione Trasporti della Camera dei deputati, per portare a termine la vendita di una quota dal 39,9% al 49,9% del vettore tricolore in mano allo Stato. La percentuale di Alitalia destinata a finire nelle mani di una delle tre cordate ammesse alle fasi finali della privatizzazione, Aeroflot-Unicredit, Tpg-Mattlin Patterson-Mediobanca e AirOne-Intesa Sanpaolo, sarà specificata nella lettera di procedura che verrà inviata al più presto ai candidati.


Il documento conterrà indicazioni precise anche riguardo agli altri nodi della procedura di vendita della compagnia aerea e potrebbe aggiungere nuove condizioni “in continuità e in coerenza con quelle già fissate” ha chiarito Padoa-Schioppa. Verrà rivisto in particolare il requisito di italianità delle cordate, finora posseduto solo da ApHolding, il veicolo dietro al quale si muove la cordata AirOne-Intesa Sanpaolo. “Man mano che la procedura avanza – ha spiegato il ministro del Tesoro nel corso dell’audizione – mi rendo conto di quanto sia difficile il rispetto dei requisiti”.


Attualmente le indicazioni del bando di gara richiedono il controllo italiano di Alitalia e una maggioranza azionaria e di voto anch’essa in mani italiane mentre impongono alle cordate di non modificare per tre anni l’assetto azionario e le quote di partecipazione stabilite al momento dell’acquisizione. Elementi sui quali si sono finora concentrate le proteste delle due cordate straniere, impossibilitate a far entrare nuovi soci italiani. Una delle prescrizioni del bando di gara vieta infatti l’aggregazione di nuovi soggetti alle cordate mentre rende possibile l’acquisizione di partecipazioni azionarie nei soggetti facenti parte della cordata o in società veicolo create dalla cordata.
L’unico ad aver creato una società veicolo è stato Carlo Toto di AirOne, il quale però necessiterebbe di maggiori capitali per poter portare a termine l’operazione senza ricorrere a un’eventuale accordo con una delle altre due cordate. La ricerca di nuovi finanziatori potrebbe spiegare la visita resa ieri sera dall’imprenditore abruzzese nella sede romana di Capitalia mentre nei giorni scorsi si era parlato di un possibile sostegno in arrivo dal Montepaschi.


A Piazza Affari il titolo della compagnia di bandiera è stato premiato dal mercato dopo alcune sedute in calo con un rialzo di quasi tre punti percentuali. Le parole del ministro del Tesoro sono state apprezzate per le ribadite espressioni di neutralità del governo nella gestione della gara. Non vi sono preferenza per l’una o per l’altra cordata: “Alitalia è una compagnia quotata e nota in tutto il mondo – ha affermato Padoa-Schioppa – e verrà giudicato il modo di procedere anche come elemento essenziale per un giudizio sul Paese. E’ opportuna una chiarezza assoluta non solo di metodo ma anche con una serie di disposizioni che riducano al minimo i rischi di scelta di un metodo contestabile”. Si vogliono evitare eventuali riscorsi e interventi della Corte dei Conti o da parte di Bruxelles.