Pablo Iglesias: ‘finiti tempi di Blair e Thatcher, insieme a Italia Spagna chiederà a Ue reddito minimo paneuropeo’

Un reddito minimo a tutti i cittadini europei e una nuova Europa basata sul principio di solidarietà. E’ quanto chiede il vicepresidente spagnolo e leader di Podemos, Pablo Iglesias, affermando di star lavorando sulla proposta con i ministri di Portogallo e Italia per chiedere all’Europa, in occasione del summit previsto per il mese prossimo, un reddito minimo paneuropeo che “stabilisca standard europei di dignità proteggendo i consumi”.
Non per niente, insieme a Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali italiana e Ana Mendes Godinho, ministra del Lavoro, della Solidarietà e della Sicurezza sociale in Portogallo hanno pubblicato una lettera sul Corriere della Sera per invitare l’Unione Europea ad adottare un sistema di reddito minimo, chiedendo “un sistema comune di reddito minimo garantito che permetta di combattere la povertà e l’esclusione sociale in una prospettiva ambiziosa ed integrata”.
Basta con le ideologie degli ex premier britannici Tony Blair e Margaret Thatcher, che sono “morte e sepolte”. Iglesias lo dice chiaro e tondo, nell’intervista rilasciata al Financial Times. “L’Ue dei tagli, dei piani di austerity, dell’assenza di solidarietà del Nord nei confronti del Sud..questa Ue non sopravviverà”.
La Spagna, che insieme all’Italia ha sofferto pesantemente la pandemia del coronavirus sia in termini economici che di vite perse, punta come l’Italia a un fondo per la ripresa, il cosiddetto Recovery Fund, che sborsi almeno 1,5 trilioni di euro per far fronte all’emergenza economica e sanitaria scatenata dal COVID-19. Non sotto forma di prestiti, però, ma di sovvenzioni, di aiuti.
Insieme ai suoi alleati, che includono Francia e Italia, Madrid si trova però come tante altre volte in passato, a dover superare le riserve dei paesi del Nord, come Olanda e Germania. “Un certo livello di mutualizzazione del debito è una condizione necessaria per l’esistenza dell’Ue”, ha detto Iglesias, ribadedo però anche la necessità di un reddito minimo che assicuri che i più poveri della società ricevano un certo ammontare di soldi ogni mese, per poter vivere in modo dignitoso.
Ma come funzionerebbe la proposta del leader di Podemos che, a quanto pare, è sostenuta anche dall’Italia e dalla Francia? (L’FT parla di joint proposal). Lo schema sarebbe il seguente: la Commissione europea dovrebbe stabilire il reddito minimo spettante a ognuno degli stati membri del blocco, a seconda di alcuni fattori, come il Pil e il valore medio dei salari.
La proposta non specifica però la cosa principale, forse: come il reddito minimo verrebbe finanziato, se i finanziamenti dovrebbero essere attinti ai fondi Ue, alle casse dei singoli stati, o da entrambi.
Come risponde il governo M5S-PD? Nel marzo del 2019, sul blog dei 5 stelle, i pentastellati spiegarono la loro proposta di un salario minimo europeo, cosa tuttavia diversa dal reddito minimo paneuropeo. Sempre l’anno scorso il Cese-Eesc, il Comitato economico e sociale europeo, votò a favore di una direttiva europea sul reddito minimo, chiedendo alla Commissione Ue di “varare un quadro UE vincolante” che stabilisse un reddito minimo adeguato in tutta l’Europa, in base al tenore di vita in ciascun Stato membro”.