Notizie Notizie Mondo Outlook 2014: le 7 idee d’investimento proposte da Credit Suisse, preferenza per Dax e Btp

Outlook 2014: le 7 idee d’investimento proposte da Credit Suisse, preferenza per Dax e Btp

9 Dicembre 2013 14:27
L’azionario europeo piace agli analisti di Credit Suisse che vedono all’orizzonte un miglioramento economico per il Vecchio continente con la sponda della Bce che non dovrebbe mancare nel corso del prossimo anno. Il primo numero della nuova Investment Monthly della banca d’affari elvetica si concentra sulle possibili idee vincenti d’investimento per il nuovo anno con il Dax tedesco che risulta l’indice prediletto tra quelli europei, con l’Italia che appare la più attraente in termini di valutazione. “Per il momento la Germania resta chiaramente la nostra favorita in Eurolandia – rimarca Credit Suisse – poiché è il paese che trae più vantaggio dall’andamento dell’economia globale”.

Reddito fisso: Italia sì, Francia no
Nel reddito fisso la preferenza cade sulle obbligazioni italiane. Credit Suisse vede quindi lo spazio per un ulteriore restringimento degli spread, ancorché limitato, in Italia e in Spagna. Per quanto riguarda il Bund, il rialzo dei rendimenti di riferimento tedeschi dovrebbe essere meno marcato rispetto agli USA fintantoché la Bce si presenterà più accomodante della Fed.
Scetticismo sui titoli di stato francesi che “con ogni probabilità evidenzieranno un’underperformance nel medio termine per via dei crescenti problemi strutturali, come una sostanziale perdita di competitività negli ultimi anni, un insostenibile andamento del debito e l’assenza di un consenso politico con cui affrontare questi problemi”.

Per le azioni risultano la classe d’investimento preferita di Credit Suisse per il 2014 che snocciola 7 principali idee di investimento per il nuovo anno. Ecco i sette temi da cavalcare e il perché secondo gli esperti della banca d’affari elvetica.

1. La ripresa dell’Europa
La ripresa dell’Europa sta lentamente guadagnando velocità e prevediamo per il 2014 un’accelerazione della crescita degli utili. Le valutazioni sono più allettanti di quelle delle azioni USA e offrono opportunità d’investimento. Tra i paesi, preferiamo attualmente la Germania, in considerazione della sua leva operativa favorevole a una ripresa. Per gli investitori con una maggiore propensione al rischio: azioni small e mid cap europee, titoli ciclici e banche selezionate con basse valutazioni. Per gli investitori con una minore propensione al rischio: le azioni che offrono dividendi sono potenzialmente meno rischiose, rendendo di più rispetto ai mercati a reddito fisso.

2. Alla ricerca di alfa sulle azioni
Le azioni costituiscono la classe d’investimento preferita per il 2014. Dopo una buona performance nel 2013, la ripresa del mercato sta per affrontare una nuova fase in cui una selezione attiva dello stile, dei settori, dei paesi e dei titoli può generare rendimenti elevati. Gli investitori dovrebbero scegliere i settori, gli stili, i paesi e i singoli titoli sulla base delle dinamiche di mercato predominanti; fra i preferiti vi sono al momento i titoli ciclici e quelli attualmente più richiesti (“momentum stocks”) dei settori IT, finanziario e beni strumentali.

3. Mercati emergenti alla riscossa
Durante il 2014, prevediamo che la maggiore parte dei mercati emergenti beneficerà di una ripresa ciclica supportata dalle opportunità di esportazione verso i mercati avanzati. I tassi di crescita tendenziali dei mercati emergenti (per quanto inferiori rispetto al passato) rimangono superiori a quelli dei mercati sviluppati e potrebbero registrare un’ulteriore accelerazione grazie alle riforme strutturali. I deficit rimangono tuttavia una fonte di volatilità. Gli investitori dovrebbero aumentare l’esposizione ai paesi esportatori sensibili alla crescita, come Taiwan, e orientarsi anche verso quei paesi dove il potenziale di riforme strutturali positive non è ancora stato sfruttato appieno. È ancora possibile trovare valutazioni allettanti (es. in Cina) laddove i fondamentali di lungo periodo (ovvero consumi, urbanizzazione, potenziale di esportazione, ecc.) rimangono i fattori d’investimento chiave.

4. Il reddito fisso in un mondo di rendimenti in aumento
Può essere difficile ottenere ricavi ragionevoli nel reddito fisso in un periodo in cui la duration è poco allettante, in quanto la ripresa economica e il tapering possono spingere al rialzo i rendimenti e gli spread creditizi sono bassi. Gli investitori dovrebbero privilegiare asset a durata ridotta in aree ancora di valore, come i prestiti senior aziendali (solitamente detenuti tramite un fondo), il debito subordinato bancario, i CoCo bond bancari, i titoli societari ibridi ed i crediti in sofferenza. Gli spread creditizi sui titoli di debito high yield e a tasso variabile sono vicini ai minimi storici, ma quantità limitate di tali titoli emessi da emittenti solidi possono essere incluse in un portafoglio più ampio. Crediamo che gli investitori debbano evitare asset attualmente sopravvalutati, come il debito bancario senior.

5. Le valute e il tapering della Fed
Con il tapering, l’USD dovrebbe rafforzarsi rispetto ad alcune valute, quali ad es. il JPY, e quotare ai massimi del suo range rispetto ad altre valute, come ad es. l’EUR. Nei portafogli, una posizione long in USD offre diversificazione in tempi difficili. Crediamo che gli investitori dovrebbero acquistare USD/JPY spot o forward e vendere opportunisticamente EUR/USD nella parte superiore del range (attualmente intorno a quota 1.37). Tra i mercati emergenti, riteniamo che gli investitori debbano vendere le valute dei paesi in deficit e prediligere quelle dei paesi in eccedenza e dei paesi riformatori. Idee d’investimento satellite

6. Società con molta liquidità
L’enorme liquidità delle aziende resta attorno ai massimi degli ultimi anni. L’aumento dei livelli di fiducia dei CEO e la pressione degli azionisti per un investimento nella crescita o una restituzione della liquidità fanno ben presagire per quanto riguarda le attività di fusione e acquisizione. Gli investitori con una propensione al rischio moderata dovrebbero prediligere le società con elevati flussi di cassa liberi e in grado di ricomprare le proprie azioni. Gli investitori con una maggiore propensione al rischio dovrebbero orientarsi sulle società che costituiscono il potenziale target del consolidamento industriale o che beneficeranno di cessioni di asset attraverso ristrutturazioni.

7. Riaccelerazione delle riforme in Cina
La Terza Sessione Plenaria del Comitato Centrale cinese ha annunciato una direzione chiara per le riforme strutturali, con una più rapida liberalizzazione del mercato finanziario e di quello dei prodotti, il che dovrebbe accelerare il riequilibrio dell’economia: da esportazioni e investimenti ai consumi. Misure concrete sono attese nei prossimi mesi. La selezione dei titoli è fondamentale. Occorre aumentare l’esposizione alle aziende globali, regionali e nazionali che beneficiano delle riforme strutturali cinesi e orientarsi sulle società private, i settori dei servizi e le aziende favorite dal riorientamento economico verso i consumi. CNY e CNH rimangono le nostre migliori proposte per quanto riguarda le valute dei mercati emergenti, poiché dovrebbero beneficiare di un graduale apprezzamento durante la riforma dei tassi di cambio.