Notizie Indici e quotazioni Oro continua a stracciare tutti i record, mentre è boom di incetta da investitori in ETF

Oro continua a stracciare tutti i record, mentre è boom di incetta da investitori in ETF

3 Agosto 2020 14:57

La soglia dei 2000 dollari all’oncia ormai sembra dietro l’angolo. E secondo alcuni il trend rialzista potrebbe essere appena iniziato. Ma a cosa è dovuto questo rally? Bloomberg cita tra i motivi l’incetta di oro che stanno facendo gli investitori in ETF, che non hanno mai accumulato tante scorte. Un’incetta record, dunque, che tuttavia non potrà durare ovviamente per sempre.

Dati alla mano, si apprende che le partecipazioni nei fondi garantite dall’oro sono balzate a 3.357 tonnellate, quasi un terzo in più rispetto a quanto raccolto nel periodo compreso tra la crisi finanziaria globale e la crisi dei debiti sovrani dell’Eurozona.

I flussi degli ETF sono un parametro cruciale capace di anticipare il trend dei prezzi dell’oro, molto più di quanto faccia il mercato dei futures,  in quanto rappresentano gli acquisti reali del metallo giallo conservato nei forzieri di Londra, New York e non solo.

Riguardo al trend dei prezzi, a parlarne tra gli altri è Norman Villamin, CIO Wealth Management di Union Bancaire Privée (UBP), che prevede il continuamento del trend rialzista dei prezzi. Che dice anzi che il trend rialzista sarebbe solo all’inizio.

“Nonostante l’impressionante rally del 30% per l’oro e del 70% per l’argento dai minimi di marzo, i metalli preziosi sono molto probabilmente ancora nelle prime fasi di un lungo ciclo di mercato rialzista – sottolinea Villamin -. Se da una parte gli investitori in oro hanno già beneficiato del passaggio a un contesto di tassi d’interesse reali negativi (corretti per l’inflazione) e degli acquisti di debito pubblico e privato da parte della Fed, l’inizio di un mercato orso del dollaro, la crescente corsa all’oro e all’argento fisico piuttosto che finanziario, nonché una politica fiscale e monetaria coordinata e orientata alla crescita dovrebbero fornire i prossimi catalizzatori per entrambi i metalli preziosi”.

Villamin ritiene che “gli investitori dovrebbero guardare all’Europa mentre si preparano alla prossima fase per la ripresa dalla pandemia. Mentre gli Stati Uniti restano in un territorio di nessuno tra il lockdown e la normalizzazione, l’Europa sta iniziando il lento processo di riparazione e di ripresa in seguito ai danni economici provocati dalla pandemia globale. Dopo aver stabilizzato la sua economia attraverso una fornitura illimitata di liquidità da parte della BCE, l’Europa si sta preparando a orientare la sua risposta fiscale, al di là della lotta alla pandemia e sostituendo il mancato reddito delle famiglie e delle imprese con uno di stimolo e crescita nel più ampio tessuto economico attraverso il Recovery Fund”.

Altro fattore che rende ancora più appetibile l’oro è la paura scatenata dal permanere della pandemia da coronavirus COVID-19.

“La competizione per l’oro e l’argento fisico si è intensificata con l’esplodere dell’epidemia di COVID-19 – fa notare l’esperto – Gli investitori nei mercati dei futures che storicamente, raramente, hanno preso in consegna oro e argento sui loro contratti futures richiedono sempre più spesso una consegna effettiva sui contratti sottostanti, mettendo pressione sulle scorte di metallo fisico detenute dal COMEX”.

“Nonostante l’oro abbia guadagnato oltre il 50% da quando la Federal Reserve ha terminato il suo ciclo di rialzi alla fine del 2018, l’oro resta nelle prime fasi di un lungo ciclo di mercato toro. Di conseguenza, anche con la forte performance delle ultime settimane, per gli investitori che non hanno partecipato ai rally fino ad oggi, continuiamo a vedere un’interessante prospettiva di rischio-rendimento, con l’oro che rimane una parte fondamentale del nostro posizionamento su asseti rifugio nei portafogli”.

Di conseguenza, “sia per l’oro che per l’argento, continuiamo a preferire gli investimenti nel metallo fisico sottostante, dove possibile. Con la domanda fisica in crescita, gli investitori in oro e argento potrebbe un giorno trovarsi di fronte alla prospettiva che l’oro finanziario (tramite ETF, contratti futures, derivati, ecc.) non abbia il pieno supporto dei metalli fisici quando è richiesta la consegna”.

Intanto, oggi è stata una giornata di record per l’oro, sebbene al momento i prezzi stiano ritracciando.

Oggi il contratto spot è stabile a $1.973,94 l’oncia, dopo aver toccato il record di sempre, a $1.984,66 nelle contrattazioni dell’afterhours. I futures sull’oro sono balzati inoltre fino a $1.992,30 l’oncia.

Le tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina e il balzo dei nuovi casi di coronavirus a livello globale continuano a scatenare i buy sul bene rifugio per eccellenza. Il numero di infezioni COVID-19 in Usa ha testato il record a luglio, con più di 1,9 nuovi milioni di casi, che portano il totale degli infettati dal virus a quasi 4,7 milioni e quello dei decessi a 155.000 circa.

Nel mondo intero, i casi sono balzati invece, stando ai dati compilati dalla Johns Hopkins University, a più di 18 milioni e a quasi 690.000 morti.