Notizie Valute e materie prime Oro: quotazioni sotto i 1.500 dollari, analisti scommettono su nuovi ribassi

Oro: quotazioni sotto i 1.500 dollari, analisti scommettono su nuovi ribassi

12 Aprile 2013 18:02

Sell-off sull’oro. Peggior seduta da oltre un anno per il metallo giallo che in questo momento vede il future con consegna maggio quotato al Comex scendere di 60 dollari, pari a quasi quattro punti percentuali, a 1.502,8 dollari l’oncia. Poco fa i prezzi hanno toccato un minimo a 1.491,8 dollari l’oncia scendendo sotto quota 1.500 dollari per la prima volta dal luglio 2011. Il saldo settimanale evidenzia un rosso del 4,4% mentre nell’ultimo mese i prezzi hanno registrato una contrazione del 5,4%.

Nonostante negli ultimi mesi tutti i principali analisti abbiano predetto l’inizio di una fase di “bear market”, il calo registrato oggi sta cogliendo di sorpresa gli operatori. Secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore, le vendite sarebbero state innescate dalla statunitense Merrill Lynch che in apertura di contrattazioni al Comex avrebbe venduto ingentissime quantità di oro.

Nelle ultime sedute la crisi cipriota, che aveva temporaneamente rappresentato un fattore “bullish”, si è trasformata in una nuova occasione per vendere visto che Nicosia, nell’ambito delle misure concordate con Bruxelles per il salvataggio, si appresta a mettere sul mercato riserve auree per 400 milioni di euro.

Goldman consiglia di andare “short”
Nonostante le tensioni in arrivo dalla Corea del Nord, l’andamento delle finanze pubbliche negli Stati Uniti, la crisi del debito in Eurolandia e le politiche ultra-espansive messe in campo dalle principali banche centrali, negli ultimi mesi le banche d’affari e le società di consulenza hanno gareggiato nel tagliare le stime sul metallo giallo.

L’ultima bocciatura, quella forse più pesante, è arrivata nientepopodimeno che dai perma-bulls, dai tori permanenti, di Goldman Sachs che per la seconda volta in due mesi hanno ridotto la view consigliando ai propri clienti di chiudere le posizioni “long” e di iniziare a “shortare” il metallo giallo. Goldman si attende che nel 2013 il prezzo medio di un’oncia d’oro si attesti a 1.545 dollari, 65 in meno rispetto al pronostico precedente, mentre l’anno prossimo le quotazioni sono viste a 1.350 dollari, contro i 1.490 dollari del precedente report.

Nonostante il pesante taglio delle stime, Goldman Sachs avverte che la caduta dei prezzi, “potrebbe essere più rapida e ampia rispetto alle previsioni visto che le posizioni nette rialziste al Comex e il patrimonio degli Etf (Exchange-traded fund, ndr) sono nei pressi dei massimi storici”.

Nuovi cali in arrivo?
Lo scenario non sembrerebbe destinato a mutare nel breve. “Un incremento delle pressioni inflazionistiche potrebbe innescare un nuovo ciclo rialzista, ma per assistere a un simile scenario bisognerà attendere anni”, rileva Goldman. Dello stesso avviso anche Gfms, società di consulenza specializzata in preziosi che spesso collabora con il World Gold Council, che ritiene che per il metallo giallo si stia profilando un “secular bear market”, una fase ribassista particolarmente accentuata e prolungata.

“Vendere oro potrebbe rappresentare uno sport popolare -ha dichiarato con una certa dose di sarcasmo Ross Norman, Chief Executive del broker britannico Sharps Pixley- visto che finora dopo ogni sell-off non abbiamo assistito a un rimbalzo ma a nuovi cali”. Secondo Norman i nuovi supporti sono individuabili a 1.470 e a 1.340 dollari l’oncia.