Oro: quotazioni capitalizzano notizie in arrivo dall’Iraq, mercoledì c’è la Fed
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Nuova seduta con il segno più per le quotazioni dell'oro che in avvio di ottava passa di mano a 1.276,1 dollari l'oncia, lo 0,2% in più rispetto al dato precedente. Le tensioni in arrivo da Iraq e Russia la scorsa settimana hanno permesso ai prezzi di mettere a segno un incremento dell'1,8%.
Robin Bhar di Societe Generale ritiene che il meeting della Fed in calendario per martedì spingerà il focus del mercato verso lo stato salute della prima economia. "L'oro è sostenuto dalle tensioni geopolitiche ma ogni segnale di miglioramento in arrivo dal fronte macro è destinato a fermare i rally", ha detto Bhar.
Nelle cinque sedute al 12 giugno i dati diffusi dalla Commodity futures trading commission (Cftc) hanno evidenziato una crescita delle posizioni nette lunghe, la differenza tra contratti rialzisti e ribassisti, dello 0,4%. Per il dato si tratta del primo incremento in cinque settimane. Sostanzialmente stabile l'oro detenuto dagli Etp (Exchange traded product), salito nella settimana al 13 giugno di 2,5 a 1.718,2 tonnellate.
Robin Bhar di Societe Generale ritiene che il meeting della Fed in calendario per martedì spingerà il focus del mercato verso lo stato salute della prima economia. "L'oro è sostenuto dalle tensioni geopolitiche ma ogni segnale di miglioramento in arrivo dal fronte macro è destinato a fermare i rally", ha detto Bhar.
Nelle cinque sedute al 12 giugno i dati diffusi dalla Commodity futures trading commission (Cftc) hanno evidenziato una crescita delle posizioni nette lunghe, la differenza tra contratti rialzisti e ribassisti, dello 0,4%. Per il dato si tratta del primo incremento in cinque settimane. Sostanzialmente stabile l'oro detenuto dagli Etp (Exchange traded product), salito nella settimana al 13 giugno di 2,5 a 1.718,2 tonnellate.