Notizie Notizie Mondo Oro asset vincente con Fed che tiene a bada tassi e dollaro, i due target di Credit Suisse a 12 mesi e nel lungo periodo

Oro asset vincente con Fed che tiene a bada tassi e dollaro, i due target di Credit Suisse a 12 mesi e nel lungo periodo

12 Giugno 2020 18:44

Il risk-off sui mercati ha innescato la corsa dell’oro che ieri è salito di oltre l’1% a seguito di maggiori incertezze sullo stato di salute delle economie e ai timori dell’emergere di una seconda ondata di infezioni (in particolare negli USA, in Texas). Lo si legge in un report di Credit Suisse, secondo cui il comportamento dell’asset class testimonia il suo carattere di diversificazione all’interno dei portafogli. La performance da inizio anno dell’oro è infatti del +13,7% rispetto al -8,7% dell’indice MSCI World nello stesso periodo.

Credit Suisse ha quindi deciso di alzare il target price a 12 mesi dell’oro a 1.850 dollari l’oncia, a seguito della view negativa di indebolimento sul biglietto verde. Inoltre, scrive la banca d’affari, l’impegno della Fed di mantenere i tassi a zero per tutto il 2021 dovrebbe rafforzare il contesto supportive.

Le indicazioni dell’analisi tecnica

Dal punto di vista grafico, l’oro ha “tecnicamente” completato una fase laterale pluriennale a giugno 2019.  Da allora Credit Suisse continua a mantenere una visione rialzista e vede spazio per eventuali nuovi massimi su livelli superiori a 1.921 dollari l’oncia.

Il principale driver per il rialzo dell’oro, spiega la banca d’affari, è stata la discesa dei rendimenti reali negli Stati Uniti: con rendimenti decennali reali statunitensi che minacciano di porre fine alla fase di consolidamento in atto da due mesi per riprendere il trend di discesa, Credit Suisse si aspetta che l’oro riprenda il suo trend rialzista all’incirca nello stesso momento.

Sotto il profilo tecnico, sopra il massimo di maggio di 1.765 dollari l’oncia la banca d’affari vede una resistenza a 1.796/1803 dollari, superata la quale il target sarebbe a 1.921 dollari, il massimo registrato nel 2011. Nel lungo periodo, segnala Credit Suisse, il target è rappresentato dalla soglia psicologica di quota 2.000 dollari l’oncia.

Anche se si considerano i tassi reali come principale driver del prezzo dell’oro, occorre osservare anche l’andamento del dollaro. Un indebolimento del biglietto verde in maniera significativa sarebbe un altro fattore di supporto alla forza dell’oro. Il dollaro si è indebolito recentemente, ma Credit Suisse ritiene che solo la rottura del supporto di 1.189/1.183 del Bloomberg Dollar Index apra la strada a uno significativo ribasso del dollaro.