Oracle chiude il trimestre con profitti in crescita sopra le attese
Un’altra trimestrale, stavolta non proveniente da un istituto di credito ma dal gigante della tecnologia Oracle, si posiziona sul lato positivo della bilancia della corporate America. La società californiana ha archiviato il primo trimestre dell’anno fiscale 2008 con un incremento degli utili per azione del 28%, a 0,16 dollari, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I profitti complessivi sono ammontati a 840 milioni di dollari, in crescita dai 670 milioni dell’anno passato.
In crescita anche il fatturato, passato da 3,59 miliardi di dollari a 4,53 con un rialzo complessivo del 26%. Di tali ricavi 3,47 miliardi sono stati ottenuti contro i 2,745 miliardi dell’anni scorso, suddivisibili in ricavi da nuove licenze (1,087 miliardi di dollari da 804) e rinnovi di licenze e assistenza al prodotto (2,383 miliardi da 1,941). Suddivisi per area geografica i ricavi sono cresciuti del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in America, del 34% in Europa, Medio Oriente e Africa e del 26% in Asia attestandosi rispettivamente a 2,375, 1,530 e 0,624 miliardi di dollari.
Al netto di acquisizioni e stock options gli utili si sono attestati a 0,22 dollari per azione per un totale di 1,2 miliardi di dollari e una crescita del 25% rispetto al primo trimestre fiscale dello scorso anno e sono stati quindi superiori di un centesimo alle attese di consensus.
Alla crescita dei risultati di Oracle hanno contribuito i prodotti inseriti in produzione a partire dallo scorso anno dopo le acquisizioni, tra le altre, di Hyperion, Stellent e MeraSolv.
L’utile operativo è crescuto del 29% a 1,217 miliardi di dollari dai 943 dello stesso trimestre dell’anno passato.mentre i costi operativi sono saliti del 25% a 3,312 miliardi di dollari da 2,648.
Il presidente e direttore finanziario di Oracle, Safra Catz, ha commentato: “Stiamo completando il tredicesimo trimestre del nostro piano di crescita degli utili al 20% annuo e stiamo ottenendo risultati ben superiori a quell’obiettivo” mentre l’amministratore delegato Larry Ellison ha sottolineato la crescita più elevata degli ultimi sette anni, pari al 23%, nel campo dei database e delle vendite di nuove licenze di software “middleware”, applicativi di supporto ad altre applicazioni diverse di tipo complesso. Sempre Ellison ha voluto sottolineare che “con il mantenimento del ritmo di crescita attuale, Oracle sarà in grado di superare Ibm nella leadership del middleware entro la fine dell’anno, dopo essere diventata, alcuni anni fa, il numero uno nel campo dei database”.