Oggi sui mercati: caso Huawei, Telecom Italia, spread e Ocse
Si preannuncia un’altra giornata intensa sui mercati con Piazza Affari che tenta il recupero dopo il ko della vigilia tra escalation tensioni Usa-Cina sul caso Huawei ed effetto maxi-stacco dividendi. Questa mattina i mercati hanno accolto con favore la possibilità che gli Usa allentino temporaneamente alcune restrizioni imposte al gigante cinese delle telecomunicazioni Huawei. Secondo Cnbc, il dipartimento del Commercio Usa consentirà a Huawei di acquistare alcuni prodotti americani, così da garantire il funzionamento dei network già esistenti e a chi utilizza gli smartphone del gigante cinese di effettuare gli aggiornamenti ai software necessari. L’allentamento durerà un periodo di 90 giorni.
In Italia rimangono elevate le tensioni nel governo in attesa delle elezioni europee. Su diversi quotidiani si parla di strappo tra la Lega e il premier Giuseppe Conte. Lo spread in tale contesto si mantiene a livelli elevati in area 280 pb.
La giornata di oggi vedrà in primo piano anche la diffusione dell’Economic outlook dell’Ocse con un occhio di riguardo sulle stime per l’Italia, che a marzo erano state ridotte notevolmente risultando la prima istituzione internazionale a prevedere una recessione italiana per il 2019 (-0,2% dal +0,9% precedente).
Telecom Italia festeggia conti I trimestre, risale STM
Sul parterre di Piazza Affari spicca il balzo nell’ordine del 4% di Telecom Italia che ieri sera ha diffuso i conti del primo trimestre 2019 con ricavi in flessione del 4,6% a 4,47 miliardi (-2,9% a livello organico) e con un margine operativo lordo (Ebitda) a 1,8 miliardi (-2,1% a livello organico), ma in deciso miglioramento rispetto al -9,9% registrato nell’ultimo trimestre 2018 e soprattutto superiore al -5% che emergeva dalle stime di consensus pubblicate sul sito di Tim. L’utile netto attribuibile ai soci della controllante si è attestato a 165 milioni. La società precisa che il dato comparabile – calcolato escludendo l’effetto derivante dall’adozione degli IFRS 16 – è di 193 milioni, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (199 milioni).
In ripresa oggi STM (+1,27%) in scia alle possibili distensioni sul caso Huawei. Ieri STM aveva pagato dazio così come tutto il settore tecnologico alla stretta Usa su Huawei con il mercato che ha prezzato il rischio che anche il gruppo italo-francese tagli le forniture verso il gruppo cinese. STM aveva indicato una forte crescita del fatturato per il trimestre in corso, legata anche a un nuovo programma per Huawei e che in caso di escalation delle tensioni potrebbe saltare.
Domani riflettori su Draghi ed effetti su spread
Volgendo lo sguardo a domani il focus sarà invece sul discorso del presidente Bce, Mario Draghi. La giornata sarà dedicata alla fine del mandato del capoeconomista Praet dal titolo emblematico “La politica monetaria in un’unione monetaria incompleta”. “Eventuali dichiarazioni di Draghi tali da rispolverare l’ipotesi di una TLTRO III forte potrebbero consentire un marginale rientro dello spread, che potrebbe però rivelarsi temporaneo per l’avvicinamento della scadenza elettorale, con alcuni paesi che inizieranno a votare già da giovedì, sebbene lo spoglio sarà per tutti domenica 26 maggio”, rimarca Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM.