Nuovo incidente su una nave Costa. Per il mercato Carnival supererà la tempesta
Ancora un incidente per una nave del gruppo Carnival dopo la tragedia della Costa Concordia all’Isola del Giglio. La nave Costa Allegra è alla deriva nell’Oceano Indiano dopo un incendio divampato a bordo. La notizia è stata data inizialmente dal sito di navigazione www.lloydslist.com ed è poi rimbalzata su tutte le agenzie internazionali. L’incendio è stato spento e dovrebbe essere limitato alla sala macchine, ma la nave, che ospita più di mille persone, si trova senza propulsione al largo delle Seychelles.
E’ un nuovo duro colpo per l’immagine di uno dei gruppi leader nella crocieristica, ma ancora una volta lo scafo di Carnival sembra poter affrontare la tempesta.
L’impatto appare infatti limitato, o almeno così l’hanno giudicato gli investitori nel pomeriggio di oggi. La Costa Allegra, lanciata nel 1992, ha una capacità di circa 1.300 passeggeri, pari cioè allo 0,5% della capacità complessiva delle navi Carnival e a circa un terzo della Costa Concordia. Non sembrano esserci gli estremi per rivedere la caduta delle quotazioni di Borsa del titolo Carnival all’indomani delle sciagurate manovre del Capitano Schettino. A Londra il titolo Carnival ha avuto una reazione naturalmente negativa alla notizia, ma comunque contenuta. L’azione è arrivata a cedere più del 2 per cento a 1.820 pence, ben al di sopra dei 1.600 pence di minimo toccati dopo il naufragio al Giglio.
Secondo gli analisti, il valore della Costa Allegra, sulla base delle politiche di deprezzamento adottate dalla Carnival, sarebbe pari a circa 250 milioni di dollari. Carnival dovrebbe inoltre avere una piena copertura assicurativa per questo tipo di incidenti. L’impatto diretto dovrebbe pertanto essere limitato.
Discorso diverso invece per quanto riguarda l’impatto di lungo termine, soprattutto in termini di immagine, difficile da valutare allo stato attuale. Soprattutto considerando che tra gennaio e la fine della primavera viene effettuato un terzo delle prenotazioni e che secondo stime nella settimana successiva al disastro della Costa Concordia le nuove prenotazioni siano diminuite del 15 per cento.