Notizie Dati Macroeconomici Nuovo allarme di Bankitalia: permane ristagno dei consumi e disoccupazione “reale” supera l’11%

Nuovo allarme di Bankitalia: permane ristagno dei consumi e disoccupazione “reale” supera l’11%

15 Ottobre 2010 13:56

Da via Nazionale nuovi dubbi sulla situazione dell’economia italiana con disoccupazione reale superiore rispetto a quanto dicono i dati Istat e consumi delle famiglie ancora in fase di stagnazione. Il bollettino pubblicato oggi da Bankitalia rimarca come nel secondo trimestre del 2010 è proseguito il ristagno dei consumi delle famiglie, frenati dalla contrazione degli acquisti di beni durevoli (-6,8 per cento sul periodo precedente) complice l’esaurirsi dello stimolo connesso con le agevolazioni fiscali alla rottamazione degli autoveicoli più inquinanti, “solo parzialmente compensato dagli incentivi governativi all’acquisto di altri beni durevoli”. Inoltre la debolezza della dinamica dei redditi ha continuato a incidere sulle decisioni di consumo. Debolezza che è proseguita nel terzo trimestre: “Il clima di fiducia delle imprese del commercio è peggiorato durante l’estate; secondo l’indicatore calcolato dall’Istat, il volume delle vendite al dettaglio ha ristagnato nei tre mesi terminanti in luglio”.

Volgendo lo sguardo al mercato del lavoro, palazzo Koch rimarca come, includendo i lavoratori scoraggiati e l’equivalente delle ore della Cassa integrazione guadagni (cig), il tasso di disoccupazione si  collocherebbe sopra l’11%. Di contro gli ultimi dati Istat riferiscono come a fine agosto la disoccupazione risulti scesa all’8,2%. In generale Bankitalia sottolinea come nel secondo trimestre del 2010 è proseguita la debole ripresa dell’occupazione (0,1 per cento sul periodo precedente, al netto dei fattori stagionali) avviatasi nei primi mesi dell’anno. L’indagine condotta in settembre dalla Banca d’Italia segnala che le attese a breve termine delle imprese sull’occupazione sono meno pessimiste rispetto all’inchiesta di giugno: il saldo tra le aziende che prevedono un miglioramento nel trimestre successivo e quelle che anticipano un peggioramento è rimasto negativo pur riducendosi fortemente (-3,7 punti percentuali; -11,9 in giugno).


La crescita dell’occupazione ha riguardato esclusivamente le regioni del Centro (0,6 per cento, al netto dei fattori stagionali tra il primo e il secondo trimestre dell’anno in corso), a fronte della sostanziale stabilità in quelle del Nord e dell’ulteriore riduzione registrata nel Mezzogiorno (-0,1 per cento). A livello settoriale, la ripresa dell’occupazione ha interessato il terziario (0,1 per cento), le costruzioni (0,5 per cento) e, in misura più intensa, l’agricoltura (1,9 per cento), mentre è proseguito il calo nell’industria in senso stretto (-0,4 per cento). Per i giovani, compresi tra i 15 e i 24 anni, il tasso di disoccupazione continua a essere più di tre volte maggiore. Il bollettino di Bankitalia rimarca inoltre come nel terzo trimestre le ore di cig autorizzate dall’Inps hanno ripreso a salire (9,8% sul trimestre precedente, al netto dei fattori stagionali) dopo il -3,7% del secondo trimestre.

 

Secondo quanto contenuto nel Bollettino Economico della Banca d’Italia, il Pil italiano nel 2010 dovrebbe registrare una crescita di 1 punto percentuale (confermata la stima precedente) mentre dal punto di vista dei prezzi la dinamica inflattiva è vista all’1,5%. Via Nazionale rileva poi che nel terzo trimestre la disoccupazione reale si è attestata sopra l’11%, calcolando la Cassa integrazione guadagna e coloro i quali hanno smesso di cercare lavoro perché scoraggiati.