TIM, Noovle diventa “BCorp”
TIM, Noovle diventa la prima “BCorp” del Gruppo. Si rafforza l’impegno per la digitalizzazione e la sostenibilità
Noovle, la Cloud company TIM, diventa la prima Società Benefit del Gruppo, in linea con i valori di sostenibilità promossi dal Gruppo in questi anni ed espressi anche dal piano strategico 2021-2023, Beyond Connectivity.
Diventando una Società Benefit, Noovle infatti si impegna a trasformare il proprio modello di business, puntando non soltanto ad obiettivi di business, ma anche generando ricadute positive e, più in generale, “valore” anche per la società. Un obiettivo, questo per Noovle, che TIM persegue già per mezzo di diverse attività previste ed implementate all’interno del piano strategico 2021-2023 simbolicamente ribattezzato “Beyond connectivity”, riconoscendo così nell’innovazione digitale un punto di svolta verso un futuro più performante, che deve però rivelarsi a basso impatto ambientale.
Noovle è la prima azienda del Gruppo TIM a diventare Società Benefit, tra le poche di questo tipo in Italia in cui questa realtà societaria si è affacciata solo nel 2016. Una ulteriore dimostrazione dell’impegno del Gruppo TIM verso la transizione energetica in Italia: i Data Center di Noovle sono infatti progettati e costruiti secondo criteri di eco-sostenibilità, certificati in base agli standard internazionali (LEED Gold), che prevedono l’uso efficiente degli spazi, un ridotto consumo energetico ed una particolare attenzione ai materiali utilizzati.
In aggiunta, TIM ha recentemente confermato la rivisitazione “al rialzo” degli obiettivi ESG, dichiarando l’intenzione del gruppo di azzerare entro il 2025 l’utilizzo di energia elettrica derivante da fonti non rinnovabili. Entro quella data, dunque, tutte le realtà del gruppo saranno alimentate da energia derivanti da fonti “green”, ulteriore conferma dell’impegno dell’azienda guidata dall’AD Luigi Gubitosi di perseguire una strada di sempre maggiore sostenibilità, ambientale, sociale ed economica.
TIM, Mariarosaria Taddeo (Presidente Noovle): “Grazie alla transizione come Società Benefit, nasceranno iniziative che genereranno valore sociale e ambientale”
La transizione di Noovle verso la forma di Società Benefit non fa che rafforzare l’impegno del Gruppo TIM verso la diffusione della digitalizzazione in Italia, tenendo però conto del fattore sostenibilità e dell’impatto sociale che questo comporta sul Paese, come dichiarato dalla Presidente di Noovle, Mariarosaria Taddeo, che spiega come questo sicuramente genererà valore sociale e ambientale, perfettamente in linea con i principi TIM.
“Sviluppare tecnologie digitali sostenibili è la sfida che abbiamo davanti, quindi guardiamo a questo passaggio come ad un momento molto significativo per Noovle, – spiega Mariarosaria Taddeo di Noovle – per il suo impatto e il ruolo nel Paese, e lo consideriamo un prezioso strumento in più per definire nuove iniziative. Diventando Società Benefit rispondiamo alla duplice esigenza di creare una società digitalizzata sostenibile e un ambiente professionale più equo ed inclusivo”.
Alle sue dichiarazioni si uniscono anche quelle dell’AD Carlo d’Asaro Biondo, che spiega come sia importante considerare ambiente, economia e società come un unico organismo di cui prendersi cura.
“Partiamo dall’assunto che siamo tutti responsabili della tutela degli ecosistemi e che sia necessario considerare l’ambiente, l’economia e la società come parti indissolubili di un unico organismo – sottolinea Carlo d’Asaro Biondo, Amministratore Delegato di Noovle – “il passaggio a Società Benefit rafforza il nostro impegno nel promuovere la digitalizzazione nel Paese secondo criteri innovativi e in linea con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo TIM”.
TIM e “Beyond Connectivity”, il piano “per digitalizzare l’Italia” in maniera sostenibile
La trasformazione di Noovle è in linea con il più ampio processo di rivisitazione e implementazione di importanti logiche di sostenibilità avviato da TIM con il piano strategico “Beyond Connectivity”. Il Gruppo, già alla presentazione del piano, ha infatti sottolineato come punti ad essere in prima linea nel processo di digitalizzazione del Paese, vedendo nell’innovazione digitale molto più che un semplice incremento di servizi, quanto una leva per un futuro più competitivo per le realtà commerciali ed industriali della penisola.
La digitalizzazione e la diffusione delle competenze digitali diventano infatti per TIM il fulcro per la crescita del Paese, puntando ad accelerare così modelli sostenibili per la fornitura di servizi, per le imprese e anche per la Pubblica Amministrazione influendo positivamente sia sull’impatto ambientale che sul tessuto sociale promuovendo l’inclusione di tutti i cittadini.
All’interno del piano sono infatti già stati avviati diversi progetti, come Smart District per sostenere la digitalizzazione delle imprese italiane, aiutandole a crescere e diventare più competitive sul mercato grazie all’integrazione dei servizi digitali, senza però influire negativamente sull’impatto ambientale e andando anzi a fornire soluzioni mirate per ridurre costi, sprechi ed emissioni.