Nokia tenta di riconquistare il primato con gli smartphone, ma il titolo precipita (-9%)
Nokia tenta la svolta con una nuova strategia, ma il titolo precipita in Borsa, affossando l’intero settore tecnologico già messo a dura prova dai deludenti conti di Cisco. In queste prime ore di seduta, lo STOXX Europe 600 Technology è il peggior indice settoriale con un calo dell’1,22%. A guidare i ribassi è il gruppo finlandese dei cellulari che si è avviato sul listino di Helsinki con un ribasso di oltre 9 punti percentuali. La segue Stmicroeletcronics, il suo primo fornitore: a Piazza Affari indossa la maglia nera con un -4%.
La nuova strategia di Nokia, annunciata questa mattina, ruota intorno all’accordo di partnership raggiunto con Microsoft. L’accordo è focalizzato sugli smarthphone, il tasto dolente del gruppo: Windows Phone verrà utilizzata come principale piattaforma negli smarthphone di Nokia. La speranza è che questo sistema operativo aiuterà il gruppo a migliorare la sua posizione sul segmento degli smartphone, indebolita negli ultimi anni (la sua quota in questo comparto è scesa al 35,2% nel 2010 da 47,5% nel 2007) per la forte concorrenza esercitata da Google, con il sistema Android, e dall’iPhone della Apple.
Nel tentativo di recuperare la sua originaria forza, la società finlandese ha riorganizzato la sua struttura. A partire dal primo aprile Nokia si dividerà in due unità di business: apparecchiature smart e cellulari. Non solo. La società ha nominato un nuovo consiglio di amministrazione dopo che solo cinque mesi fa era entrato da Microsoft Stephen Elop, come presidente e amministratore delegato, con la missione di far rivivere i momenti d’oro sfruttando il crescente mercato degli smartphone.
Tuttavia, il futuro rimane ancora incerto. “Il 2011 e il 2012 saranno anni di transizione”, ha dichiarato oggi Nokia, che ha preferito non fornire target finanziari dettagliati sul 2011 anche per l’incertezza dei risultati derivanti dall’accordo di partnership con Microsoft. Il gruppo prevede comunque per l’anno in corso una crescita dei ricavi di settore “attraente”, guidata dalla domanda di smartphone e di servizi mobile soprattutto nei mercati emergenti, mentre nel lungo periodo i margini del comparto potrebbero finire sotto pressione a causa di fattori competitivi.
A penalizzare il sentiment degli operatori ha inoltre contribuito la delusione per i risultati di Cisco Systems. Il colosso Usa ha archiviato il secondo trimestre dell’anno fiscale con un utile per azione di 27 centesimi di dollaro, di 3 centesimi sotto le attese, e ricavi in crescita del 6% a 10,4 miliardi di dollari. Ieri il titolo ha chiuso la seduta a Wall Street con un calo del 14,16%.