Notizie Notizie Mondo L’Oréal: Jean-Paul Agon è il nuovo presidente

L’Oréal: Jean-Paul Agon è il nuovo presidente

11 Febbraio 2011 08:30

L’Oréal ha voltato ufficialmente pagina. Dopo le indiscrezioni stampa che erano circolate nel fine settimana è arrivata ieri sera l’annuncio ufficiale: Lindsay Owen-Jones, dopo 42 anni trascorsi all’interno del gruppo francese, di cui oltre 20 anni nel ruolo di presidente, si appresta a lasciare la presidenza. Il nome del sostituto era già noto ai più: sarà Jean-Paul Agon, attuale amministratore delegato del big transalpino della cosmesi e dei prodotti di bellezza, il nuovo presidente del gruppo. Il cambio della guardia dovrebbe avvenire entro il 17 marzo, giorno in cui Owen-Jones compirà 65 anni.


L’operazione è stata discussa ieri dal consiglio di amministrazione, riunito per approvare i risultati finanziari annuali. L’Oréal ha annunciato di avere archiviato il 2010 con un utile netto in salita a 2,24 miliardi di euro rispetto ai 1,79 miliardi messi a segno dodici mesi prima. Un dato di poco inferiore alle attese ferme a 2,27 miliardi. I ricavi sono saliti, attestandosi a 19,5 miliardi. Nel quarto trimestre il giro d’affari è invece aumentato dell’11% a 4,98 miliardi. Il consiglio di amministrazione proporrà all’assemblea in programma il 22 prossimo aprile un dividendo di 1,80 euro (+20%).
Guardando ai prossimi mesi l’a.d. Jean-Paul Agon ha dichiarato in un’intervista a “Le Figaro” che si attende una crescita del mercato mondiale dei cosmetici nel 2011 compresa tra il 3-4%.E ha inoltre annuncio che è “fiducioso che quest’anno la compagnia possa fare meglio del mercato”.


All’indomani della diffusione dei conti 2010 gli analisti si sono mossi su L’Oréal. A cominciare da Deutsche Bank che ha abbassato la raccomandazione a “hold” dal precedente “buy”, con un prezzo obiettivo di 92 euro. Anche Ubs ha rimesso mano al giudizio sul colosso francese, portandolo a “neutral” dal precedente “buy”. Una bocciatura che arriva in scia alle recenti forti performance del titolo, da maggio 2010 ha segnato un rialzo del 25% e da inizio 2011 ha fatto meglio del settore di riferimento europeo dell’8%, e ai deludenti numeri dei ricavi dell’ultimo scorcio del 2010.