Nokia ancora in panne in Borsa dopo allarme utili. Arrivano i giudizi degli analisti
Ieri Nokia ha fatto un viaggio nel passato in Borsa, tornando indietro di oltre un decennio. Il titolo del colosso finlandese è scivolato ai minimi degli ultimi 13 anni, chiudendo gli scambi con un tonfo del 18% a 4,75 euro per azione. E anche oggi il titolo rimane sotto pressione, registrando una flessione di oltre il 9% a 4,31 euro. Una raffica di vendite scatenate dall’annuncio della società di Espoo, che ha ammesso che durante il secondo trimestre 2011 molteplici fattori impatteranno negativamente sul business Devices & Services. Le vendite della divisione sono attese al di sotto del range 6,1-6,6 miliardi di euro indicato in precedenza.
All’indomani dell’allarme utili sono gli analisti a prendere la parola. A cominciare da Bernstein che ha tagliato la raccomandazione su Nokia a “underperform” da “market perform”, con un prezzo obiettivo in discesa a 3 euro dal precedente 5,5.
“Il profit warning lanciato ieri dal colosso finlandese della telefonia mette in evidenza – rimarcano invece da Ubs – il difficile momento che la compagnia sta attraversando e i rischi legati alla grande ristrutturazione del settore tecnologico”. Nella nota odierna il broker elvetico ha confermato la raccomandazione “neutral” sul gruppo della telefonia mobile, ma ha abbassato il target price da 6,30 a 4,60 euro per azione. Riviste al ribasso anche le stime per la divisione D&S: adesso gli esperti indicano per il gruppo di Espoo un Eps a 0,19 euro per il 2011 (dal precedente 0,41 euro) e 0,24 euro per l’anno prossimo.
Revisione delle stime e del prezzo obiettivo anche da Nomura. Gli esperti della banca d’affari giapponese hanno corretto verso il basso le previsioni sull’Eps atteso quest’anno a 9 centesimi e a -1 centesimo nel 2012. Secondo il broker, che porta il target price di Nokia da 5,60 a 4 euro, “Android sta ora erodendo il portafoglio prodotti di fascia media-bassa di Nokia
Sforbiciata alle previsioni anche da parte di Credit Suisse, che mantiene il giudizio “underperform” su Nokia. Post profit warning le stime sull’Eps 2011/12 sono state ridotte rispettivamente a 0,17 e 0,26 euro dalle precedenti indicazioni rispettivamente pari a 0,39 e 0,42 euro. Tagliato anche il target price, che scende a 4 euro da 5,5 euro. I ricavi della divisione D&S rimarranno sotto pressione, secondo gli analisti di Credit Suisse, per alcuni fattori, quali “la continua perdita di quote di mercato negli smartphone a favore di Android e Apple e la cannibalizzazione nella fascia intermedia”.
Un profit warning che non sorprende Gartner. “A dire la verità non è una cosa nuova – esordisce Carolina Milanesi, Gartner research vice president, contattata da Finanza.com -. La pressione di cui Nokia ha parlato ieri è una cosa che sta andando avanti da qualche tempo. Con la quota di mercato sotto pressione anche in Cina e India. Insomma, c’è stata la presa di coscienza che le cose sono peggiori rispetto a quello che avevano riconosciuto”. E aggiunge: “Queste compagnie asiatiche, le cosiddette scatole bianche, stanno a poco a poco intaccando il market share di Nokia nei Paesi Emergenti. Una tendenza che non sta prendendo piede soltanto in Cina e India, ma anche nel sudest asiatico, Africa, e anche l’America Latina”.
La giornata non è iniziata sotto i migliori auspici nemmeno per il titolo Stmicroelectronics, tra i peggiori del Ftse Mib, appesantito dalle notizie su Nokia e dalla bocciatura di Intermonte. Il broker ha abbassato il giudizio sul titolo del gruppo franco-italiano a neutral dal precedente buy e contemporaneamente ha ridotto il target price a 9 euro da 10 euro. “Riteniamo che il profit warning di Nokia possa avere un impatto negativo sul titolo nei prossimi mesi mettendo a rischio le guidance sul secondo trimestre”, spiegano gli analisti nella nota odierna. Tagliate dunque anche le stime dei risultati 2011-2012 di circa il 3%. “Pur rimanendo convinti che il titolo è sottovalutato, riteniamo che nel breve il rischio di revisioni al ribasso delle stime possa pesare sul titolo”, concludono a Intermonte. Anche gli analisti di Equita guardano con preoccupazione al gruppo dei chip. “Per Stm, Nokia vale circa il 13% del fatturato”, sottolineano gli esperti che mantengono il rating al gradino hold e il prezzo obiettivo a 9 euro.