Nice Footwear, alla grande nel primo giorno di quotazione. Per a.d. Conterno: “manifattura è asset nazionale”
Resta ancora alta la voglia di Ipo a Piazza Affari in questo finale d’anno. Dopo i numerosi sbarchi di novembre, oggi a Palazzo Mezzanotte arriva il mondo delle sneakers targato Nice Footwear. L’azienda veneta che sviluppa, produce e distribuisce scarpe per il tempo libero e lo sport debutta ufficialmente su Euronext Growth Milan (ex Aim Italia): si tratta della trentesima ammissione da inizio anno sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese e porta a 161 il numero delle società attualmente quotate su Euronext Growth Milan. Il titolo balza al debutto in Borsa, registrando poco dopo le 10 un rialzo di oltre il 41%.
Una quotazione totalmente in aumento di capitale. Il controvalore dell’offerta (come definita nel documento di ammissione) è pari a 5 milioni di euro circa (5,5 milioni circa includendo anche le azioni provenienti dall’opzione di over allotment). L’offerta ha riguardato 499.950 azioni di nuova emissione, più 49.950 azioni relative all’opzione di over allotment. Il capitale della società post offerta sarà composto da 1.999.950 azioni (2.049.900 Azioni in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe). Il flottante della società sarà pari al 25% del capitale (26,8% in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe). Il prezzo di collocamento delle azioni è stato fissato a 10 euro per azione, per una valutazione dell’equity value pre-money pari a 15 milioni e una capitalizzazione di 20 milioni circa (20,5 milioni circa in caso di esercizio integrale dell’opzione greenshoe). Il book-building, coordinato ed eseguito da Bper Banca, ha registrato ordini pari a oltre 14 volte il quantitativo offerto (inclusa l’opzione greenshoe).
I proventi dell’Ipo, i progetti futuri
“Per noi la quotazione in Borsa ha un valore economico, perchè le risorse dell’Ipo saranno fondamentali per alimentare il percorso di crescita che vogliamo fare, ma ha anche un valore in termini di comunicazione e di immagini perchè i clienti con cui andiamo a lavorare tendenzialmente sono multinazionali che quindi richiedono trasparenza e un processo produttivo estremamente complesso. La quotazione diventa un ulteriore elemento di certificazione che verrà riconosciuto in primis dai nostri clienti ma rappresenta anche un messaggio per il comparto”, spiega l’amministrato delegato di Nice Footwear, Bruno Conterno, nel corso del Live Streaming andato in onda venerdì scorso su FinanzaOnline. Ma dove andranno queste risorse? Conterno ricorda che grazie anche alla neoacquisita Favaro Manifattura Calzaturiera, il gruppo guarda a un nuovo posizionamento volto a creare un polo italiano di eccellenza nella progettazione e produzione di sneakers in Italia, e in particolar modo nella Riviera del Brenta.
“Abbiamo toccato con mano e crediamo fortemente che la capacità manifatturiera, l’eccellenza produttiva presente in Italia sia un asset nazionale, un valore che dobbiamo preservare. Una vera e propria opportunità – sottolinea Conterno -. L’artigiano della Riviera del Brenta è un maestro della produzione ma se si guarda ai principi di digitalizzazione, tecnologia e sostenibilità che oggi sono così importanti non ha magari un management team adeguato per sviluppare il suo progetto. Ecco che noi come Nice Footwear crediamo di avere questi valori al nostro interno, da sviluppare con i giusti investimenti”. Sul tema dell’M&A Conterno chiarisce che “proprio per creare un polo nella produzione di sneakers stiamo valutando le possibili future opportunità di aggregazione perchè sono aziende che hanno un know-how e un expertise che sarebbe un peccato perdere, magari per mani estere”.