Nexi: a.d. Bertoluzzo, ‘azienda giovane ma con radici solide’
Lo sbarco a Piazza Affari di Nexi rappresenta la più grande quotazione in Europa e forse del mondo nel 2019. Lo ha ricordato Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana, sottolineando che il successo della big italiana dei pagamenti digitali “è un segnale molto positivo per l’intero Paese”, e conferma la fiducia da parte degli investitori internazionali oltre che domestici nelle prospettive di crescita della società e del mercato dei pagamenti digitali.
E’ stato forte interesse da tutta la comunità finanziaria nazionale e internazionale: sono arrivate richieste per 5,4 miliardi da più di 340 investitori da tutto il mondo. Un segnale importante è arrivato anche dall’Italia, con una partecipazione di più di 100 investitori nazionali.
La quotazione di Nexi rappresenta uno dei più importanti collocamenti internazionali del 2019. A seguito dell’integrale esercizio dell’opzione greenshoe, Nexi è la prima Ipo al mondo per ammontare raccolto. Con una capitalizzazione iniziale di 5,7 miliardi di euro e un controvalore complessivo dell’offerta pubblica iniziale di oltre 2 miliardi di euro, Nexi ha concluso la più grande operazione in Europa, Africa, Asia, Australia e Sud America.
La nuova avventura di Nexi in Borsa è però iniziata in calo: quando manca poco più di un’ora alla chiusura del primo giorno di contrattazioni il titolo della società attiva nella gestione dei pagamenti nata dall’Istituto Centrale delle Banche Popolari (Icbpi) e da CartaSì, controllata dai tre fondi Advent, Bain Capital e Clessidra, cede circa il 5,6% a 8,5 euro, a fronte del prezzo di collocamento pari a 9 euro.
Un’azienda giovane, ma con solide fondamenta
Dal palco del parterre delle quotazioni di Palazzo Mezzanotte, l’a.d. di Nexi, Paolo Bertoluzzo, ha spiegato che lo sbarco in Borsa “non è un punto di arrivo, ma un passaggio importante” che segna un “nuovo punto di partenza“.
Il manager ha poi ricordato che Nexi “è un’azienda giovanissima ma allo stesso tempo forte di più di 80 anni di storia“. La matricola dei pagamenti digitali ha sottolineato il manager “non ha ancora festeggiato il suo secondo compleanno di vita dal punto di vista del brand, del nome Nexi che è nato nel novembre 2017”, ma ha anche “radici e fondamenta solide perché è stata costruita sull’esperienza delle banche popolari, e di società come Carta sì e Bassilichi che un po’ alla volta si sono aggregate per costituire quello che oggi è il gruppo Nexi”.