Netflix alla resa dei conti: per analisti difficile bissare numeri I trimestre
Oggi a chiusura di Wall Street verranno resi noti i contri trimestrali di Netflix. Le scommesse rialziste da parte degli investitori su Netflix hanno reso il titolo della piattaforma di streaming il secondo miglior performer nell’indice S&P 500 di quest’anno.
Il colosso della tv in streaming è riuscito a mettere a tacere critici e detrattori nel primo trimestre grazie a quel milione di abbonati in più rispetto a quanto previsto. Ora la questione principale è se anche nel secondo trimestre riuscirà a bissare. “È possibile che le aspettative siano andate ben oltre“, così Tim Nollen, analista di Macquarie, in una nota di ricerca che anticipa i risultati e resa nota da Bloomberg.
“Potrebbe essere necessario un ritmo sostenuto per mantenere lo slancio azionario” continua l’analista. La crescita è fondamentale per la società di streaming il cui successo nell’attirare nuovi abbonati ha prodotto un aumento del suo valore di mercato che è riuscita a superare Walt Disney Co. di quasi 19 miliardi di dollari.
Netflix è infatti diventata regina dei media e finora ha dimostrato di essere in grado di continuare a trovare nuovi clienti disposti a pagare fino a 13,99 dollari al mese negli Stati Uniti per assistere a serie originali e di gran successo, vedi alla voce “Stranger Things” e “13 Reasons Why”. Così gli analisti di Wall Street si attendono nel secondo trimestre un numero totale di abbonati pari a 1,22 milioni solo negli Stati Uniti, 5,08 milioni a livello internazionale contro 1,2 milioni e 5 milioni rispettivamente in Usa e a livello globale previsti il 16 aprile scorso. La società presenterà inoltre le proprie prospettive per il terzo trimestre e gli analisti prevedono un aumento netto totale degli abbonati di 833.000 negli Stati Uniti e di 4,75 milioni per l’estero. Una crescita record che però ha come rovescio della medaglia un grande aumento di spese.
Alert di Deutsche Bank sulla trimestrale
Netflix difatti continua a investire nella sua programmazione e lo scorso trimestre aveva annunciato di prevedere una spesa fino a 8 miliardi di dollari in contenuti nel 2018. A Wall Street la formula di crescita di Netflix piace ma non tutti gli analisti vedono positivamente il rally registrato quest’anno dal colosso, fino al 115 per cento.
“Il prezzo delle azioni di Netflix riflette poco in termini di rischi per il lato negativo della concorrenza, oltre a bruciare liquidità e al costo della programmazione”, così ha affermato l’analista di UBS Eric Sheridan in una nota di ricerca che ha declassato il titolo da buy a neutral, affermando di non aspettarsi risultati “in netto rialzo” nel secondo trimestre rispetto ai periodi precedenti.
Goldman Sachs e Morgan Stanley, i cui obiettivi sono tra i più alti su Wall Street, hanno reso noto invece di aspettarsi contenuti originali e crescita del numero degli abbonati che continueranno a a spingere il titolo più in alto. A Wall Street ora le azioni di Netflix perdono terreno, in calo del 2,7% e questo a seguito di un pesante giudizio sulla prossima trimestrale annunciato da Deutsche Bank.
“Non vediamo i guadagni del secondo trimestre come un catalizzatore positivo per il titolo; infatti, vediamo un certo rischio di ribasso nel breve termine” così gli analisti della banca tedesca secondo cui il colosso dello streaming potrebbe non soddisfare le aspettative degli abbonati del secondo trimestre.