Nervi tesi su Btp e Piazza Affari in attesa della Fed. I titoli del Ftse Mib da monitorare oggi

Mercati nervosi in attesa del responso che uscirà dalla due giorni del meeting Fed. Dopo il rialzo a sorpresa di 100 pb dei tassi di interesse da parte della banca centrale svedese, che ha innescato una nuova impennata dei rendimenti dei titoli di Stato (tassi dei BTP ai nuovi massimi dal 2013 in area 4,17%), oggi l’attenzione è nuovamente concentrata sulle banche centrali con il Fed Day. “Sebbene la mossa di 75 pb sia ancora il caso base, c’è ancora una probabilità del 20% che il FOMC possa fare un aumento del paraurti di 100 pb, poiché cerca di rafforzare i suoi sforzi per controllare l’inflazione”, rimarcano gli esperti di IG stamattina.
A detta di Michele Sansone, Country Manager di iBanFirst in Italia, indicazioni da falco potrebbero arrivare dalla Fed nel caso imposti dot plot delle previsioni politiche per il prossimo anno più alto di quanto i partecipanti al mercato attualmente si aspettino; oppure aumentando le previsioni per l’inflazione PCE per il 2023 (la misura preferita dell’inflazione dalla Federal Reserve).
Leonardo scatta su tensioni Ucraina, acquisti su Unicredit con avvio 2a tranche buyback
A tenere banco sui mercati sono anche le tensioni sul fronte geopolitico dopo la presa di posizione di Putin che stamani ha annunciato una mobilitazione militare parziale, con il richiamo del personale in riserva e minacciato l’utilizzo di armi nucleari se costretto. Il tutto si sta traducendo in un rafforzamento dei safe asset quali dollaro e altre valute rifugio, oltre che in un rialzo di gas e petrolio.
Il Ftse Mib ha aperto in calo di circa lo 0,6% per poi risalire sopra la parità in area 21.820 punti. Bene i titoli oil con +1,85% per ENI e +3,3% Tenaris in scia alla risalita dei prezzi del petrolio del 3% circa. In affanno invece Stellantis a -0,79% che in avvio era scesa anche sotto quota 13 euro.
In rally Leonardo con +4,97% a 8,11 euro in scia all’aumento delle tensioni sul fronte guerra in Ucraina. L’annuncio di referendum in alcune parti dell’Ucraina occupata dai russi ha alimentato le tensioni sui mercati poiché segnala la determinazione di Putin a rimanere sul territorio anche se gli ucraini continuano a riconquistare territori.
Tra le banche -1% per Intesa mentre prevalgono gli acquisti su Unicredit (+1,7% a 10,68 euro) che ha definito le modalità attuative per l’esecuzione della seconda tranche del programma di acquisto di azioni proprie per un ammontare massimo pari a circa 1 miliardo di euro. Gli acquisti saranno avviati questa settimana e si prevede che possano concludersi indicativamente entro il mese di novembre 2022.
Infine in rialzo TIM (+1,16% a 0,1825 euro). Secondo il Corriere, CDP sarebbe pronta a presentare un`offerta non vincolante per la rete con valutazioni comprese tra 15 e 18 mld di euro. La proposta dovrebbe essere presentata per fine mese; questo valore, stando alle indicazioni presenti nell’articolo, sarebbe difficilmente preso in considerazione del board e ci sarebbe una negoziazione complessa.