Nel 2010 la battaglia delle performance sarà vinta dagli emergenti, parola di Ubs W. M.

UBS Wealth Management Research, l’Ufficio Ricerca di UBS Wealth Management and Swiss Bank, ha appena pubblicato nel report annuale UBS global outlook le sue previsioni economiche e sul mercato finanziario per il 2010 . UBS Wealth Management Research prevede che nel 2010 l’economia globale proseguirà il suo percorso di ripresa. “Tuttavia, il viaggio è ancora difficile”, secondo l’opinione degli autori di UBS global outlook, considerata la persistenza di considerevoli rischi economici. La tempistica con cui le banche centrali aumenteranno i tassi sarà decisiva, visto che una stretta monetaria potrebbe provocare battute d’arresto sui mercati finanziari. Wealth Management Research ritiene che le valutazioni favorevoli spingeranno gli investitori a mantenere l’esposizione ai titoli societari all’inizio del 2010. Più avanti nel corso dell’anno, sarà importante stabilire se gli utili abbiano effettivamente avviato un percorso di ripresa. Convincenti opportunità di crescita continueranno a giungere dai mercati emergenti. Anche se la loro performance potrebbe essere discontinua in ragione dello stato di sottosviluppo dei loro mercati finanziari, investimenti ben mirati nei mercati emergenti dovrebbero produrre rendimenti interessanti, secondo il parere di Wealth Management Research.
Gli analisti di UBS stimano che le azioni dei mercati emergenti offriranno rendimenti medi, comprensivi di dividendi, attorno al 15% nel 2010 mentre quelle dei mercati sviluppati potrebbero guadagnare il 10% circa. Tra tutti i mercati azionari sviluppati, il valore migliore sembrano offrirlo gli azionari di Eurozona e Regno Unito. Alla luce delle prospettive di ripresa dell’attività economica e della fiducia aziendale, per l’anno venturo Wealth Management Research predilige i settori energia, materiali e tecnologia. Le materie prime dovrebbero registrare un buon andamento grazie alla ripresa della crescita economica, che dovrebbe alimentare la domanda. Le materie prime offrono anche importanti vantaggi di diversificazione che le rendono interessanti, date le incerte prospettive di inflazione. Per il prossimo anno, le stime di Wealth Management Research indicano che questa categoria di investimento renderà mediamente attorno al 10%. Le stime per il primo semestre segnalano un aumento dei prezzi del greggio a fronte di una domanda ancora forte.
Al contrario, Wealth Management Research si aspetta scarsi rendimenti sui titoli di Stato nel corso del 2010. Nel report, gli esperti di UBS sottolineano che è preferibile “ridurre l’esposizione complessiva a questi titoli ed astenersi da scadenze a lungo termine”. Il report riconosce tuttavia che i titoli di Stato possono ancora avere un ruolo rilevante per gli investitori, proteggendoli da rischi di eventi estremi. Si consiglia quindi agli investitori prudenti di spostare parte del loro impegno in titoli di Stato verso obbligazioni societarie investment grade a media scadenza, mentre agli investitori con maggiore propensione al rischio di prendere in considerazione quelle high yield. Wealth Management Research ricorda che l’anno prossimo anche i debiti sovrani dei paesi emergenti denominati in moneta estera potrebbero rivelarsi investimenti interessanti. Questi titoli sono mediamente più sicuri di qualche anno fa e dovrebbero continuare a migliorare i propri rating nel 2010. Benché le valutazioni siano diventate meno interessanti verso la fine del 2009, gli analisti obbligazionari di Wealth Management Research non ritengono onerosi gli attuali prezzi, in ragione del miglioramento dei fondamentali economici dei mercati emergenti.
Per quanto riguarda le monete, Wealth Management Research anticipa la continua debolezza del dollaro USA nel 2010 e la stabilizzazione delle monete dei mercati emergenti e dei produttori di materie prime a livelli addirittura più solidi di quelli del 2009.