Fitch declassa la Grecia, si riaccende l’avversione al rischio
Dopo Standard & Poor’s ieri, è toccato oggi a un’altra agenzia di rating internazionale esprimersi in termini non lusinghieri sul merito di credito della Grecia, con la differenza che questa volta dalle parole si è passati ai fatti, con il taglio del rating da A- a BBB+ e l’immediata reazione dei mercati finanziari con una nuova impennata nella percezione del rischio.
Il rischio Grecia ha spinto le Borse al ribasso e Milano ai minimi di seduta, con il Ftse Mib che è arrivato a perdere quasi due punti percentuali prima di recuperare parzialmente, così come le altre Piazze continentali. Reazione marcata anche sul mercato valutario: l’euro/dollaro è scivolato sotto 1,48. Il cross, dopo aver toccato un minimo a 1,4776 immediatamente dopo l’annuncio, quota ora 1,4787. In contestuale ascesa il contratto sul Bund tedesco, salito al massimo della settimana di 123,63, con lo spread tra decennale greco e tedesco vicino ai 230 punti base.
Come detto Fitch ha tagliato il rating sul merito di credito di lungo termine della Grecia da A- a BBB+, con outlook negativo, come a dire che non si escludono ulteriori sforbiciate in futuro. Ridotto anche il rating di breve da F1 a F2. Il downgrade – spiega una nota dell’agenzia – riflette le preoccupazioni nel medio termine per le finanze pubbliche del Paese data la scarsa credibilità delle istituzioni fiscali e di politica economica, oltre che i dubbi circa una duratura ripresa economica. In considerazione di ciò Fitch si attende che il debito pubblico greco possa raggiungere il 130% del Pil prima di cominciare a stabilizzarsi.
Ieri Standard & Poor’s si era invece limitata ad annunciare di aver posto sotto osservazione il debito del paese per un possibile downgrade, sottolineando che i piani di consolidamento fiscale proposti dal nuovo esecutivo non sarebbero idonei ad assicurare una riduzione del deficit. E anche la Bce aveva acceso un faro sulla Grecia: “La situazione di Atene – aveva sottolineato ieri il presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet – è molto difficile. E richiede misure difficili da parte del governo greco”.