Notizie Notizie Mondo Nasdaq ai massimi, ma le nuove Mag7 non sono più quelle: ecco chi guida il mercato

Nasdaq ai massimi, ma le nuove Mag7 non sono più quelle: ecco chi guida il mercato

25 Giugno 2025 14:47

È giunto il momento di aggiornare l’acronimo Mag7? Le sette sorelle di un tempo non sono più quelle di una volta a Wall Street. Sembrerebbe farsi largo, infatti, un nuovo gruppo di regine. Lo dimostra l’andamento del Nasdaq e anche l’Etf QQQ, l’indice che analizza il contributo effettivo di un titolo. E se le “Magnifiche 7 tradizionali” (Apple, Microsoft, Nvidia, Tesla, Amazon, Meta, Alphabet) hanno perso smalto, c’è un altro gruppo che avanza. Sono Microsoft, Netflix, Palantir, Nvidia, Meta, Broadcom e Micron.

Anche la frequenza dei nuovi massimi storici registrati nel 2025 racconta un cambio di trazione evidente. “Tra le Mag7 tradizionali, solo Meta – con 17 nuovi picchi – mostra un passo sostenuto – spiega Gabriel Debach, market analyst di eToro -. Ben diversa la fotografia delle “nuove Mag7”: Netflix svetta con 26 nuovi massimi, Palantir la segue con 18, poi ancora Meta con 17″.

L’andamento delle “nuove” Mag7

Guardando l’Etf QQQ, Microsoft svetta con 135,41 punti base, seguita da Netflix con 104,1 e Palantir con 96,19. Queste tre aziende da sole hanno generato circa il 57% della performance complessiva del Nasdaq 100. All’opposto, Apple ha sottratto 194,65 punti base, Tesla 61,8 e Alphabet 64,77. Insieme, queste tre hanno inciso negativamente per 321 punti base, cioè per oltre la metà del rendimento dell’indice.

Un portafoglio con Microsoft, Netflix, Palantir, Nvidia, Meta, Broadcom e Micron avrebbe generato da inizio anno “un +35,46%, contro un -0,22% registrato dalle Mag7 tradizionali (Apple, Microsoft, Nvidia, Tesla, Amazon, Meta, Alphabet)”, sipega ancora Debach. Una sovraperformance costante, non frutto di un caso isolato, ma che si è ripetuta regolarmente ogni anno dal 2022. Nel 2024, le tradizionali Mag7 hanno registrato un +61%, mentre le “nuove” hanno toccato il +112%; nel 2023, i rispettivi guadagni erano stati del 111% e del 129%.

Cosa dice l’indice Etf QQQ

Anche la composizione del Nasdaq 100, letta attraverso la distribuzione dei pesi nell’Etf QQQ, riflette un cambiamento profondo. Al 9 dicembre 2024, Apple dominava ancora con un peso dell’8,76%, seguita da Nvidia e Microsoft. Oggi, a sei mesi di distanza, Microsoft ha conquistato il primo posto con l’8,85%, superando sia Apple, scesa al 7,32%, sia Nvidia, che si mantiene comunque in seconda posizione con l’8,80%.

Ancora più indicativa può risultare la crescita di titoli come Netflix e Palantir. La big usa dello streaming è passata dal 2,41% al 3,19%, mentre Palantir, assente dalla top 20 fino a settembre, è ora presente con un peso dell’1,92%. Un segnale dello spostamento dei flussi verso chi è riuscito a sorprendere il mercato.

Nel frattempo, Meta ha perso quasi un punto percentuale, Broadcom è rimasta stabile, mentre Tesla e Alphabet continuano a perdere terreno. Il peso combinato delle due classi di azioni Alphabet (GOOGL e GOOG), che nel 2024 era pari al 4,71%, è oggi salito lievemente al 4,88%, ma resta lontano dai vertici della classifica.

La crescita del Nasdaq

Indice Nasdaq che peraltro ha segnano nuovi record ieri, chiudendo a +1,53% a 22.190,52 punti. Un traguardo che segna una ripresa dalle significative perdite degli ultimi mesi legate alle preoccupazioni sui potenziali dazi globali sotto la presidenza statunitense di Donald Trump. Il sentiment del mercato è migliorato mentre gli investitori hanno reagito a una fragile tregua tra Israele e Iran, contribuendo a spingere l’indice tecnologico verso nuovi massimi.

L’indice, che comprende 100 delle società non finanziarie quotate al Nasdaq, ha superato il precedente record di chiusura di 22.175,60 stabilito il 19 febbraio. Ma l’indice ha avuto finora un anno non facile: l’8 aprile aveva raggiunto un minimo a -23% dai massimi. Ma da quel minimo, è partito un rimbalzo poderoso a +30%, che ha riportato il Nasdaq 100 in territorio positivo da inizio anno con un +5%.

Paragonando i progressi delle Borse europee, il Nasdaq è ancora indietro (+21% di Madrid, il +21% di Hong Kong o il +15% di Milano), “ma significativo per un listino che, fino a poche settimane fa, incarnava l’epicentro della vulnerabilità”, spiega Debach.

E Goldman Sachs propone le “Prom 10” cinesi

Non solo Mag7, la banca d’investimento Goldman Sachs ha evidenziato i 10 titoli che sono più adatti alla crescita nel mercato cinese. In un rapporto pubblicato nei giorni scorsi, le “Prom 10” coprono un ambito che va oltre la tecnologia e l’intelligenza artificiale, estendendosi al commercio al dettaglio e ad altri servizi al consumo.

Tra queste ci sono Tencent, uno dei maggiori editori di videogiochi al mondo e gestore dell’onnipresente app di messaggistica WeChat, con una valutazione di circa 585 miliardi di dollari che la rende la seconda azienda asiatica più preziosa dopo TSMC. Ma ci sono anche titoli come Alibaba, Meituan, Xiaomi, BYD e Midea, tutte aziende presenti nella classifica Fortune Global 500, che raccoglie le più grandi aziende al mondo per fatturato.