Notizie Auto Auto: i cinesi avanzano, Europa a passo lento. Focus su vendite Ue a maggio, con Stellantis e Tesla in calo

Auto: i cinesi avanzano, Europa a passo lento. Focus su vendite Ue a maggio, con Stellantis e Tesla in calo

25 Giugno 2025 11:38

Il mercato automobilistico ha dato segnali di vita in Europa il mese scorso, con una buona performance soprattutto nel settore dei veicoli ibridi ed elettrici, ma la situazione rimane critica e ben lontana dai livelli pre-pandemia.

Secondo l’Acea, l’associazione dei costruttori europei di automobili, in maggio si è registrata una crescita dell’1,9% nelle vendite di nuove auto, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Complessivamente i nuovi veicoli immatricolati sono stati 1,11 milioni. Il dato da inizio 2025, tuttavia, fa registrare un calo complessivo dello 0,6%.

In controtendenza rispetto agli altri grandi gruppi, si registrano frenate da parte di Stellantis a Tesla.

Buona performance degli ibridi e dei veicoli elettrici, crollano vendite auto a benzina

Si segnala un buon andamento delle vendite di veicoli “green”, guidato anche da incentivi governativi non uniformi nel continente. Le vendite di auto ibride in particolare hanno visto un aumento del 46% in maggio, con oltre 100.000 nuove immatricolazioni, un dato interpretabile con il fatto che molti consumatori non sono ancora pronti ad abbandonare completamente i combustibili fossili. I prezzi di auto completamente elettriche sono ancora molto alti e il sistema di ricariche non è ancora abbastanza vasto e affidabile.

Tuttavia anche la vendite di auto elettriche sono cresciute del 27%, raggiungendo una quota di mercato del 17%.

In questo segmento la cinese BYD sta aumentando il vantaggio sulla Tesla di Elon Musk nel continente. Secondo dati di Jato Dynamics riportati da Bloomberg, la società cinese ha venduto in maggio 65.808 veicoli su 28 mercati europei, portando la sua quota di mercato al 5,9% del totale, oltre il doppio rispetto al 2,9% di un anno fa.

Tesla invece ha continuato a perdere quote. La società americana con sede ad Austin ha subito un calo di vendite del 28% il mese scorso, dovuto sia alla competizione che alle posizioni politiche di Musk, generalmente sgradite al tipo di cliente potenziale di Tesla.

Nei primi cinque mesi del 2025 le vendite di auto a benzina hanno invece continuato la loro caduta libera, con un calo del 20,2% in tutti i grandi mercati. Primato negativo alla Francia, che ha segnato un -34,3%, seguita da Germania (-26,1%), Italia (-15,4%) e Spagna (-13,3%).

Germania, UK e Spagna mercati migliori. Modesti aumenti per VW, Renault e BMW, Stellantis frena

Non si vedono grandi balzi in avanti tra i grandi gruppi automobilistici, tuttavia in questo panorama modesto si registrano aumenti per Volkswagen (+3,4%), Bmw (+5,6%) e Renault(+4,6%).

In controtendenza invece Stellantis, che ha visto in calo nell vendite del 3% in maggio, confermando ancora una volta la grosse sfida che ha di fronte il nuovo ceo Antonio Filosa.

Tra i mercati maggiori, a fare da traino sono stati Germania, Regno Unito e Spagna, mentre la Francia non ha brillato.

L’analidi del Centro studi Promotor: per salvare l’auto Ue serve il coraggio di ammettere errori colossali

I dati di maggio non devono trarre in inganno, “il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale è dunque in una fase di stagnazione e per giunta su livelli più bassi del 19,7% di quelli del 2019, cioè di quelli precedenti la crisi innescata dalla pandemia. E questo nonostante che nel resto del mondo il mercato dell’auto abbia già ampiamente recuperato gli effetti della pandemia e nel 2024 abbia addirittura fatto registrare una crescita, rispetto al 2019, del 7,5%.”

Questa è l’analisi del Centro Studi Promotor, che non invita all’ottimismo e individua la radice del problema nelle politiche dell’Unione Europea, che hanno forzato una transizione all’auto elettrica “a suon di diktat ai cittadini, agli Stati aderenti all’Unione e alle case automobilistiche dell’Unione che sono state anche destinatarie di multe miliardarie.”

Promotor ricorda anche che i dati del periodo gennaio-meggio 2025 sono complessivamente negativi, segnando un calo dello 0,6% complessivo. Tra i cinque maggiori mercati europei quello migliore è stato lo spagnolo, con un aumento del 13,6% dovuto anche alla necessità di sostituire auto danneggiate dall’alluvione di Valencia. Se il Regno Unito ha conseguito un modesto aumento di vendite (+2,8%), si sono visti cali per Italia (-0,5%), Germania (-2,4%) e Francia (-8,2%).

Il risultato ottenuto fin qui ” in seguito all’immane sforzo imposto all’industria dell’auto, ai cittadini e agli Stati per la transizione all’auto elettrica” non si può definire “particolarmente confortante” e “crescono le preoccupazioni per l’auto europea” a fronte di una penetrazione dell’auto cinese che “assume sempre più il carattere di una marcia trionfale”.

Per Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor a mancare è ” il coraggio da parte di chi governa l’Unione Europea, il coraggio di ammettere che sono stati commessi errori colossali e che il tempo per rimediare, ammesso che sia ancora possibile, è sempre più stretto.”