Nagel e De Galhau (BCE) determinati a riportare l’inflazione al 2%. Ecco le loro previsioni

Due dei funzionari più importanti della BCE hanno affermato di essere determinati a portare l’inflazione dell’eurozona all’obiettivo del 2%.
Parlando in un’intervista televisiva congiunta sul canale tedesco Phoenix, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel e il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau hanno dichiarato che l’inasprimento della politica monetaria dell’istituto di Francoforte, riuscirà a domare la corsa dei prezzi in Eurolandia, attualmente a livelli cinque volte superiori rispetto al target del 2% della BCE.
“Riporteremo l’inflazione al 2% entro la fine del 2024 o 2025″, ha detto Villeroy. “Questa non è solo una previsione, una proiezione. È un impegno.”
Dalla riunione di luglio la BCE ha aumentato i tassi di riferimento di 200 punti base e mancano meno di due settimane al prossimo e ultimo meeting per l’anno, in agenda il 15 dicembre.
Le attese sono per un altro aumento dei tassi di almeno 50 punti base, inoltre il board dovrebbe concordare modalità per ridurre il proprio bilancio di almeno 5.000 miliardi di euro di obbligazioni.
Il board della BCE indeciso tra un rialzo di 75pb e un rialzo di 50pb a dicembre
Diversi funzionari hanno affermato di essere ancora indecisi se alzare i tassi di 75 punti base per una terza volta consecutiva o effettuare un rialzo più moderato di 50pb.
Nagel ha detto che la decisione sarà guidata dagli ultimi dati.
“Avremo nuove proiezioni macroeconomiche per il 2023-2024 e per prima volta anche per il 2025. Questa sarà la base per la nostra decisione”, ha detto Nagel. “È chiaro che gli aumenti dei tassi devono continuare.”
Alla domanda per quanto tempo aumenteranno i costi di prestito, Villeroy ha risposto “per tutto il tempo necessario” senza specificare un timing concreto.
Nel frattempo, i governi hanno utilizzato centinaia di miliardi di euro per proteggere le aziende e le famiglie dall’aumento dei costi energetici, che secondo i banchieri centrali potrebbero minare i loro sforzi per eliminare l’inflazione. Nagel e Villeroy hanno invitato i governi di tornare presto a bilanci più equilibrati e meno espansivi.
“Una situazione speciale è una situazione speciale, ma ad un certo punto è finita”, ha detto Nagel. “Il segnale dalla politica fiscale deve essere chiaramente un ritorno al freno all’indebitamento” e un’adesione alle regole fiscali europee”, ha concluso il governatore della Bundesbank.