Mutui, Abi approva le procedure di portabilità
I costi di portabilità dei mutui dovranno essere a carico della banca subentrante. È questo il “suggerimento” espresso ieri dal Comitato esecutivo dell’Associazione bancaria italiana (Abi) in merito alle procedure semplificate per la portabilità del mutuo. “La delicata questione dei costi rientra nelle materie di esclusiva competenza delle banche, nel rispetto delle regole di concorrenza e in linea con quanto previsto dalla legislazione vigente”. Lo ha ieri ricordato il presidente dell’Abi, Corrado Faissola. L’Abi ritiene – come precisato in una nota – che un modo per rispondere alle sollecitazioni dei consumatori possa essere quella dell’assunzione volontaria, da parte della banca subentrante, degli eventuali costi e delle penali, se dovute, relative alle estinzioni anticipate; prassi, peraltro, già adottata da alcune banche.
In base alla procedura di semplificazione per la portabilità, gli obiettivi alla base dello schema approvato dall’Associazione bancaria italiana e dal Consiglio nazionale del Notariato, e presentata alle associazioni dei consumatori, sono: favorire l’effettiva operatività della portabilità, soddisfare criteri di economicità, certezza dei tempi e semplificazione amministrativa.
Per cambiare banca, in dettaglio, la procedura prevede un percorso più snello per il cliente comprendendo nel cosiddetto “atto unico”: il contratto di mutuo tra la nuova banca e il cliente, la quietanza di pagamento rilasciata dalla banca originaria, il consenso alla surroga e l’annotazione della surroga stessa a margine dell’ipoteca originariamente iscritta. Anche i tempi saranno più veloci. Entro un massimo di 15 giorni sarà comunicato ai clienti il debito residuo attraverso un sistema di colloquio interbancario.
Tuttavia, questa procedura permetterà di avere una completa informazione e saranno fissate cinque fasi. Si parte con l’avvio della procedura da parte del cliente presso la nuova banca, si passa poi alla richiesta alla banca originaria dell’importo del debito residuo del cliente, all’analisi della fattibilità dell’operazione da parte della nuova banca, alla comunicazione alla nuova banca della somma da pagare, alla stipula del nuovo contratto di mutuo,e infine all’annotazione della surroga dell’ipoteca in conservatoria.
Rinegoziare il mutuo in modo semplice e veloce, dunque. È questo l’intento dell’Abi. “Per modificare alcune delle condizioni del precedente mutuo – spiega la nota – sarà necessario un unico documento sottoscritto dalla banca e dal mutuatario, che di norma non richiede l’intervento del notaio, e contenente le nuove condizioni concordate.” Anche in questo caso vengono garantiti tempi certi per la comunicazione al cliente sull’esito della richiesta di rinegoziazione entro 10 giorni lavorativi.
Rapidità e piena informazione in sole quattro fasi: l’avvio della procedura di rinegoziazione con la richiesta del cliente, l’analisi da parte della banca della fattibilità dell’operazione, la risposta della banca alla richiesta di rinegoziazione, l’atto di rinegoziazione.