Notizie Notizie Italia Mps: verso nuovo assetto con Fondazione pronta a ristrutturare il debito. Titolo ancora giù

Mps: verso nuovo assetto con Fondazione pronta a ristrutturare il debito. Titolo ancora giù

29 Novembre 2011 09:11

Sono ore cruciali per la Fondazione Monte dei Paschi e per il futuro assetto societario dell’istituto presieduto da Giuseppe Mussari. Ieri l’ente di Palazzo Sansedoni aveva confermato le trattative in corso con le banche finanziatrici “volte a definire la struttura delle garanzie prestate sui contratti in essere”. Questa mattina la stampa nazionale riporta diversi rumor riguardo al tema della ristrutturazione del debito della Fondazione: 524 milioni di euro con una decina di istituti di credito che hanno permesso di sostenere l’aumento di capitale del Monte e 490 milioni di euro di un bond perpetuo sottoscritto attraverso Mediobanca e Credit Suisse.
 
L’allarme è scattato alla rottura dei covenant (fissati a 0,30 euro) sul 50% dei titoli Mps in mano alla Fondazione, tutti in pegno alle banche. Questa mattina l’azione dell’istituto di Rocca Salimbeni mostra una flessione dell’1,80% a 0,239 euro. In questa delicata situazione si è quindi aperta la partita sull’eventuale riassetto societario della banca toscana. Secondo quanto scritto da il Sole 24 Ore, la Fondazione sarebbe pronta a scendere al 33% vendendo quote ad Axa (attualmente al 3,79% del Monte) e a Francesco Gaetano Caltagirone (3,92% del Monte), che procederebbero a siglare un patto di sindacato con Palazzo Sansedoni.

Sullo sfondo le forti pretese della European Banking Authority (EBA). Il Monte dei Paschi, che quest’anno ha già portato a termine un aumento di capitale da 2,1 miliardi di euro, si è visto recapitare dall’EBA una richiesta pesante: 3,1 miliardi di nuovo capitale. “Faremo di tutto per non dover tornare nuovamente sul mercato”, ha promesso più volte il direttore generale del Monte, Antonio Vigni. In questa direzione, la banca toscana non rimborserà almeno entro il prossimo giugno gli 1,39 miliardi di euro di Tremonti Bond, che però costano all’anno 160 milioni di interessi.