Mps: Tesoro pronto a intervenire, potrebbe aumentare quota acquistando i bond subordinati retail
Intervento statale in Mps sempre più probabile. L’operazione di mercato sembra ormai difficilmente realizzabile e si sta lavorando a possibili soluzioni alternative. Le ultime indiscrezioni vedono il Tesoro pronto ad alzare la propria quota in Mps acquistando i bond subordinati in mano ai retail e convertendoli in azioni. Stando a quanto riportato ieri sera dall’agenzia stampa Reuters il governo avrebbe in serbo un decreto che consentirebbe al Tesoro, già azionista in Mps con una quota di oltre il 4%, di comprare obbligazioni subordinate in mano a investitori retail per poi convertile in azioni. L’impegno dello Stato italiano andrebbe a favorire il passaggio successivo, ossia l’adesione di un anchor investor. Sempre Reuters riporta la possibilità che il Qatar si impegni investendo fino a 1,5 miliardi di euro.
Le speranze che l’operazione di mercato, ovvero il piano presentato da Morelli a fine ottobre, sembra ormai di difficile realizzazione. La conversione volontaria dei bond ha portato poco più di un miliardo di euro e appare difficile che sul mercato si riesca a raccogliere i restanti 4 miliardi di euro viste anche le difficoltà a trovare il famoso “anchor investor”, che la stampa nazionale aveva individuato nel fondo del Qatar QIA. Comunque nei prossimi giorni JP Morgan e Mediobanca, advisor dell’operazione, faranno il punto della situazione con i vertici della banca.
La situazione di stand by dovrebbe durare almeno fino a domenica per verificare fino all’ultimo la fattibilità dell’operazione di mercato con la gestione del piano B che sarebbe affidata al nuovo governo. Il Sole 24 Ore parla di discussioni in corso con l’Europa per un intervento statale “precauzionale”, che potrebbe far scattare il burden sharing in particolare per gli investitori istituzionali.