Mps rivede la luce: fioccano i Buy dopo ritorno all’utile (+188 mln), costo del rischio “collassa”

Primi effetti del piano di rilancio di Mps che nei primi tre mesi dell’anno è riuscita a tornare all’utile con principali indicatori in significativo miglioramento. Il piano portato avanti dall’ad Marco Morelli mira al ritorno alla redditività puntando su riduzione dei costi e miglioramento della qualità degli asset. E tra i dati migliori dell’ultima trimestrale c’è proprio il forte calo del costo del credito a 61 punti base. Secondo Equita Sim si tratta di un vero e proprio “collasso del costo del rischio, che beneficia dell`effetto IFRS9 FTA, ma sembra riflettere anche un certo miglioramento della qualità dell’attivo“. Equita ha prezzo obiettivo su Mps a 3,9 euro.
Il titolo Mps vola in avvio di giornata segnando un +8,42% a 2,946 euro. Dal suo ritorno in Borsa, lo scorso ottobre, il titolo Mps ha ceduto oltre il 36% del proprio valore (oltre 2 mld di capitalizzazione).
Il consensus Bloomberg, composto da 12 broker, non vede nessun Buy, con 10 “Hold” e 2 “Sell”, ma il prezzo obiettivo medio risulta 5,06 euro, oltre l’80% sopra i valori attuali del titolo.
I riscontri del primo trimestre
Il primo trimestre si è chiuso con un utile consolidato pari a 188 mln di euro, a fronte di una perdita di 169 mln di euro conseguita nello stesso periodo del 2017. Il risultato operativo netto si attesta a 166 milioni di euro contro i -3 milioni di euro dell’analogo trimestre 2017.
I ricavi complessivi sono di 877 mln (-6% a/a). Il Margine di interesse risulta in crescita dell’1,6% t/t per la riduzione del costo del funding (tassi medi sui depositi ridotti di 10 punti base nel trimestre a parità di volumi di raccolta) e commissioni in aumento del 12% circa; costi in calo di circa il 12% anche per la manovra di riduzione del personale di novembre 2017.
Gli impieghi commerciali sono aumentati di 0,9 miliardi di euro da fine dicembre 2017 grazie alla crescita del 20% t/t delle nuove erogazioni di mutui.
Accantonamenti su crediti più che dimezzati
Gli accantonamenti per rischi su crediti sono diminuiti a 138 milioni di euro nel trimestre rispetto ai 309 milioni di euro di un anno prima. L’accelerazione di Mps sul fronte riduzione dell’indebitamento deteriorato è confermata dall’annuncio arrivato ieri di una maxi cartolarizzazione di 24,1 miliardi di euro di crediti in sofferenza, arrivata alla fine di 19 mesi di trattative per finalizzare la più grande cessione del debito estero italiano.