Mps: a luglio entra il Tesoro nel capitale, strappa titolo a Piazza Affari
Monte dei Paschi di Siena da luglio dovrà fare i conti anche con lo Stato. Infatti dopo la perdita monstre del 2014 e il maxi aumento di capitale salito a 3 miliardi, ecco l’ultima: il Tesoro dal primo luglio del 2015 diventerà azionista della banca senese per effetto del contratto sui Monti bond. Contratto che prevede il pagamento degli interessi sul 2014, pari a 243 milioni di euro, in azioni da luglio in caso di perdita della banca, che ieri ha chiuso il 2014 con un rosso di 5,3 miliardi di euro.
La quota del Tesoro sarebbe, considerata l’attuale capitalizzazione dei Mps (attualmente intorno ai 2,2 miliardi), pari a circa il 10% dell’istituto di Rocca Salimbeni e quindi il maggiore azionista. Tuttavia in vista del prossimo aumento di capitale da 3 miliardi che Mps effettuerà nel secondo trimestre, questa quota si dovrebbe diluire a meno della metà. Il numero di azioni di cui il Tesoro verrà in possesso sarà determinato sulla base dei corsi di mercato del momento.
Nel 2014 la banca senese aveva evitato il pagamento degli interessi in azioni al Tesoro, seppure fosse in perdita, attraverso l’emissione di nuovi Monti Bond (che sono un prestito oneroso) che erano stati poi ripagati al dicastero di via XX settembre grazie all’aumento di capitale da 5 miliardi di euro realizzato lo scorso anno. Una clausola che però lo stesso contratto non prevede sia percorribile nel 2015.
Prende letteralmente il volo Mps a Piazza Affari. Il titolo sul Ftse Mib strappa con un rialzo di oltre l’8% e al momento è sospesa con un teorico +9,8% a 0,47 euro.