Mps: indagati ex presidente Profumo e ad Viola, è solo “atto dovuto”. Ribadita correttezza operato


La decisione di aprire l’inchiesta arriva in seguito a un esposto promosso da un azionista della banca, il quale aveva anche proposto azione di responsabilità, nei confronti dell’ex presidente e dell’amministratore delegato, respinta dalla maggioranza dell’assemblea. Ricevuta la denuncia i pubblici ministeri di Siena hanno dovuto aprire una indagine. Si tratta dunque di “un atto dovuto”, ha precisato Mps attraverso la nota stampa diffusa ieri sera. Ora il fascicolo è in mano alla procura di Milano, territorialmente competente per il reato più grave tra quelli ipotizzati, cioè la manipolazione del mercato.
Mps “ribadisce con forza la piena correttezza del proprio operato, e confida con piena serenità che l’attività della magistratura, con la quale la nuova dirigenza ha peraltro sempre collaborato in quattro anni, contribuendo fattivamente alle inchieste in corso, porterà ad un rapido e tranquillizzante chiarimento della situazione”, conclude la banca.