Notizie Notizie Italia Mps: il faro Consob non spegne il rally del titolo. Generali alle prese con piano dismissioni

Mps: il faro Consob non spegne il rally del titolo. Generali alle prese con piano dismissioni

22 Agosto 2012 09:11

Il Monte dei Paschi e Generali restano i temi più caldi a Piazza Affari. Il titolo dell’istituto senese, dopo aver guadagnato oltre 30 punti percentuali nelle ultime tre sedute, anche oggi viaggia in territorio positivo con un balzo dell’1,30% a 0,246 euro. Uno scatto talmente repentino che ha fatto scattare il faro della Consob. L’authority, come da prassi in questi casi, ha attivato il monitoraggio tecnico sul titolo di Rocca Salimbeni visto che in tre sedute è stato scambiato in Borsa oltre il 10% del capitale della banca.

Un super rimbalzo innescato la scorsa settimana dalle parole del presidente Alessandro Profumo che avevano innescato la speculazione sull’eventuale ingressi di nuovi soci nel capitale dell’istituto toscano. Ma no è tutto. Gli analisti hanno infatti iniziato a concentrarsi sui conti del primo semestre che Mps presenterà martedì 28 agosto. Quasi tutti gli esperti concordano sul fatto che il management della banca annuncerà una perdita superiore al miliardo di euro, su cui peseranno ancora le svalutazioni legate all’avviamento di Antonveneta.

Pesanti svalutazioni significano che Rocca Salimbeni chiuderà con ogni probabilità il bilancio 2012 in perdita, visto che l’utile della gestione nei primi tre mesi dell’anno si era attestato a 54 milioni di euro. Qui entra in gioco lo Stato italiano, che nel caso in cui il Monte dovesse chiudere il bilancio in rosso non incasserà nessuna cedola sui Tremonti Bond (3,4 miliardi di euro) ma verrà remunerato con azioni Mps.

Nel dettaglio, la cedola prevista sul prestito governativo si aggira intorno al 10%. Ma, come detto prima, in caso di perdita nel bilancio di Mps lo Stato riceverà l’equivalente in azioni che saranno valutate al patrimonio netto della banca (1,05 euro rispetto agli attuali 0,24 euro della Borsa). Un valore ben quattro volte superiore agli attuali corsi borsistici che ha già scatenato i calcoli di diverse case d’affari.

Da Siena a Trieste dove ieri le indiscrezioni arrivate da Oltreoceano hanno sostenuto il titolo Generali, che oggi viaggia poco mosso a 11,51 euro. Secondo quanto riportato ieri da Bloomberg, la compagnia triestina avrebbe incaricato Citigroup come advisor per la vendita di Generali USA Life Reassurance. La cessione delle attività statunitensi nel ramo della riassicurazione di Generali potrebbero portare nelle casse del Leone tra gli 800 milioni e il miliardo di dollari. I documenti per la vendita sarebbero già stati predisposti e potrebbero essere inviati ai possibili acquirenti già nel prossimo mese.

Lo scorso mese, durante la presentazione dei conti del primo semestre, il Ceo di Generali, Mario Greco, ha dichiarato di essere al lavoro per preparare il nuovo piano industriale che dovrà essere la base per un ritorno alla profittabilità e un rafforzamento patrimoniale. I rumors per eventuale cessioni non riguardano solo gli asset Usa, ma anche la Bsi (Banca della Svizzera italiana) dopo che lo scorso maggio il Leone aveva ceduto il 69,1% dell’israeliana Migdal per 835 milioni di euro.