Notizie Notizie Italia Mps: approvato il piano al 2017, utile netto stimato in aumento a 900 milioni

Mps: approvato il piano al 2017, utile netto stimato in aumento a 900 milioni

28 Novembre 2013 17:44
“Nel 2017 banca Monte dei Paschi di Siena sarà una banca profondamente diversa passando da 2.750 a 2.200 filiali, da 31 mila a 23 mila dipendenti, con un fatturato per risorsa in crescita da 165 mila a 225 mila euro, un cost/income dal 66% al 50% e con il 10% di clienti digitali, contro l’attuale 1%”. È quanto si legge nel comunicato di presentazione del piano industriale 2013-2017 approvato oggi dal Cda dell’istituto senese.

“Il documento -precisa la società- declina le linee strategiche e operative del piano di ristrutturazione presentato il 7 ottobre 2013 e approvato dalla Commissione europea il 27 novembre 2013″.

Al 2107 il margine di interesse è stimato in crescita di 390 milioni di euro rispetto al dato dei 9 mesi 2013 annualizzato, le commissioni nel raffronto con il 2012 sono viste in aumento di 767 milioni, i costi operativi nel confronto con l’anno scorso sono destinati a scendere di 713 milioni e il miglioramento del costo del credito che si dovrebbe attestare a 90 punti base. L’utile netto alla fine del periodo è atteso a circa 900 milioni di euro e il RoTE in quota 9%.

La crescita del margine di interesse sarà favorita dalla “riduzione del costo del funding e dall’aumento dei tassi di interesse di mercato, parzialmente assorbiti dagli impatti negativi derivanti dal deleveraging del portafoglio crediti e delle attività finanziarie”; mentre l’incremento delle commissioni, stimate in rialzo dell’8% medio annuo, sarà conseguito “tramite l’aumento delle commissioni di asset management, di bancassurance, dei servizi di pagamento, di distribuzione (soprattutto nei settori del leasing e del credito al consumo), dal segmento corporate e la riduzione delle commissioni passive sulle obbligazioni garantite dallo Stato italiano”.

Il piano di riduzione dei costi operativi (-4,8% medio annuo), farà leva sui minori oneri amministrativi (-433 milioni al 2017) e su un calo del costo del personale (-288 milioni al 2017). Tramite l’aumento di capitale da 3 miliardi, deliberato martedì scorso, “l’obiettivo è raggiungere un common equity Basilea 3 (phased in) del 10% al 2017”.

“Gli obiettivi di Piano sono supportati dal ‘track record’ positivo di questi ultimi due anni in cui è stata raggiunta una significativa riduzione dei costi operativi (-11,4% rispetto al 30 settembre 2012), delle attività finanziarie (-16,6% rispetto al 2011) e del totale attivo (-14,1% dal 2011)”.