MotoGP: dal 2006 perso il 30% dei ricavi (studio StageUp)
Il campionato del mondo di MotoGP edizione 2012 ripartirà domenica prossima con il Gran Premio del Qatar, la piccola penisola del Golfo Persico, che ospita l’unica gara in notturna del calendario. In vista del primo appuntamento stagionale le scuderie devo rimboccarsi le maniche sul fronte finanziario ed economico.
MotoGP, i conti faticano a tornare
In sei anni, dal 2006 al 2012, le scuderie partecipanti hanno perso in media il 30% del fatturato con una contestuale contrazione dei costi non sufficiente a garantire l’equilibrio economico. L’analisi emerge dall’ultima videorubrica “L’Opinione…in 3 minuti” pubblicata da StageUp.
Ma cosa ha gravato sulle entrate dei team? Negli ultimi anni l’uscita di scena delle aziende del tabacco a partire dal 2006 e poi la crisi del mercato sponsorizzativo, primaria fonte di introito per le scuderie, ha giocato un ruolo decisivo. “Questo ha costretto anche i piloti della MotoGP ad accettare contratti che prevedono un ingaggio fisso più basso rispetto al passato e un’importante quota legata agli introiti da sponsorizzazione” fanno sapere da StageUp.
Una situazione delicata che è al centro dei colloqui fra l’organizzatore Dorna, che intende tagliare i costi dei team ufficiali per oltre il 60%, e le grandi case motociclistiche. “Sarebbe opportuno -commenta Giovanni Palazzi, presidente di StageUp che la ricerca di investitori si indirizzasse maggiormente verso i settori ad alto contenuto tecnologico e delle fonti energetiche rinnovabili. Siamo di fronte ad un cambiamento strategico, tutto sta nel decidere quale è e quale sarà il ruolo del Motomondiale nel contesto di una trasformazione globale verso le energie pulite”.
Una problematica di non poco conto visto che il Motomondiale è uno degli eventi più amati dagli italiani: conta oltre 25 milioni di persone interessate, con una crescita del 15% rispetto al 2001 che ne fanno uno degli eventi più in espansione dell’ultimo decennio.