Montepaschi: voci su possibile addio di Viola muovono il titolo, attesa per prossimo Cda
Il Montepaschi è in attesa del Consiglio di amministrazione che dovrebbe riunirsi martedì 14 gennaio. L’attesa è tutta per la reazione dei vertici della banca senese dopo che a fine dicembre l’assemblea ha bocciato la loro proposta di far partire in gennaio l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro, rimandandolo non prima del 12 maggio. In assemblea è quindi passata la linea della Fondazione Mps, principale azionista di Rocca Salimbeni, impegnata a cedere parte della sua quota e a ripagare i 340 milioni di euro di debiti contratti con le banche.
A Piazza Affari il titolo ha recuperato terreno dopo l’assemblea dello scorso 28 dicembre, visto che da inizio anno l’azione ha messo a segno un rialzo di circa 7,5 punti percentuali. Questa mattina Mps, dopo un inizio promettente, ha azzerato i guadagni e in questo momento lascia sul parterre lo 0,80% a 0,185 euro. Valori comunque superiori a quelli di metà dicembre quando il titolo si era pericolosamente avvicinato alla soglia critica di 0,128 euro, sotto la quale scatterebbe l’escussione delle banche creditrici sulla partecipazione della Fondazione.
A muovere il titolo oggi sono le indiscrezioni riprese da La Repubblica secondo cui l’Ad del Monte, Fabrizio Viola, potrebbe essere tentato dal presidente di Bpm, Piero Giarda, per guidare la banca milanese. Per coincidenza, sempre martedì 14 gennaio, si riunirà il Consiglio di sorveglianza della Popolare di Milano che secondo la stampa nazionale dovrebbe nominare il nuovo Consiglio di gestione.