Notizie Notizie Italia Mini-Imu e Tares: dai Comuni poche informazioni, consumatori chiedono rinvio scadenza del 24 gennaio

Mini-Imu e Tares: dai Comuni poche informazioni, consumatori chiedono rinvio scadenza del 24 gennaio

16 Gennaio 2014 14:33

Poco più di una settimana alla scadenza del termine per il pagamento di Mini-Imu e Tares, fissato dal governo il prossimo 24 gennaio per
entrambe. Una concomitanza che non sta aiutando i contribuenti italiani a
districarsi nella già complicata matassa degli adempimenti fiscali sulla casa
relativi ancora al 2013. 

Stop di Saccomanni su rinvio scadenza del 24 gennaio
Oggi il Codacons ha lanciato un nuovo appello al Governo per lo
spostamento di un mese delle scadenze di Tares e mini-Imu
. “Nel caso della mini-Imu non sono stati dati al cittadino nemmeno i 60 giorni per il pagamento
sanciti dallo Statuto del contribuente”, rimarca l’associazione dei
consumatori. Subito è arrivata però una secca chiusura dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, che ha rimarcando come il 24 gennaio sia l’ultima data utile per consentire la contabilizzazione nel 2013. Intervenendo in Commissione Finanze il numero uno di via XX Settembre ha rimarcato come la mini-Imu in tutto varrà circa 400 milini di euro, meno del 10% dell’ammontare totale teorico dell’IMU 2013 non pagata dai proprietari di prime case. Secondo Saccomanni con la mini-Imu si garantisce un trattamento equo dei contribuenti “non facendo discriminazioni in base alla tempistica con cui i Comuni sono intervenuti sul tributo”. 

La Mini-Imu riguarda i proprietari di prima casa che risiedono in Comuni che nel 2013 hanno aumentato l’aliquota Imu rispetto a quella base dello 0,4%. Una rata pari al 40% dell’aumento di aliquota deciso dai Comuni (il restante 60% sarà coperto dallo Stato).

Mini-Imu: Comuni
silenti, l’esempio virtuoso di Firenze

Una vera corsa contro il tempo resa ancora più impervia dalla difficoltà di
calcolo (clicca qui per calcolare velocemente la Mini-Imu e stampare l’F24)
abbinata alla scarsa comunicazione da parte dei Comuni che in molti casi
sembrano ignorare tale importante scadenza. Nei siti internet dei Comuni non
viene dato risalto a tale scadenza e quelli non coinvolti da tale incombenza
non si sono premurati di rimarcare che non è dovuto alcun pagamento.

“Solo un’esigua minoranza di comuni ti informa in home
page che non si deve nulla”, rimarca in una nota il Codacons riportando
l’esempio virtuoso di Firenze. Il capoluogo toscano guidato da Matteo Renzi
avverte che “il pagamento della cosiddetta mini-IMU 2013 non è dovuto per
il Comune di Firenze. Perciò, per l’abitazione principale e relativamente al
2013, non devono essere effettuati versamenti integrativi”. “In altri siti – denuncia il Codacons – ti annunciano
che a breve  sarà possibile stampare il
modello F24. In altri, come il sito di Roma, non si riesce ad accedere al programma
di calcolo (“Internal server error” è la scritta che appare cliccando
sul link). La totalità dei siti che ti mettono a disposizione un motore di
ricerca, per rassicurarti, ti dicono che lo fai a tuo rischio e pericolo perché
è il contribuente l’unico responsabile dell’esattezza di tutti gli
adempimenti”. 

Caos anche per la Tares
Passando alla Tares emerge la difficoltà di molti comuni a far arrivare per
tempo i bollettini di pagamento debitamente compilati. Ancora oggi c’è chi non
li ha ricevuti come nel caso di Roma.
Per la Tares si tratta del saldo 2013 contenere la maggiorazione pari a 0,30
euro per metro quadrato volta a finanziare i servizi indivisibili comunali e
che sarà riservata allo Stato.

(aggiornato alle ore 16:33)