News Notizie Italia Milano chiude sopra la parità, profondo rosso per Unipol

Milano chiude sopra la parità, profondo rosso per Unipol

Pubblicato 26 Marzo 2010 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:56
Il piano di salvataggio della Grecia non ha scaldato il listino milanese che ha preso fiato dopo una settimana comunque positiva. La Borsa di Milano ha chiuso sopra la parità con il Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,13% a 23.063 punti, l'All Share lo 0,06% a quota 23.553.

Profondo rosso per Unipol (-7,65% a 0,84 euro) dopo la presentazione dei conti 2009, avvenuta ieri sera a mercati chiusi, ma soprattutto dopo l'annuncio dell'aumento di capitale fino a un massimo di 500 milioni definito dai vertici del gruppo "funzionale" al nuovo piano industriale. Nonostante l'utile realizzato dalla capogruppo (128 milioni), una perdita consolidata (-769 milioni) dovuta per 611 milioni alle svalutazioni e un dividendo per complessivi 100 milioni, gli operatori hanno bersagliato di vendite il titolo. A destare maggiore perplessità è la tempistica della ricapitalizzazione, varata prima (e non contestualmente) al nuovo business plan.

Di contro è balzata Parmalat (+3,35% a 2,06 euro) dopo la promozione degli analisti di Morgan Stanley. Per gli esperti della banca sono quattro le ragioni del giudizio overweight con target price alzato da 1,7 a 2,4 euro. Il gruppo di Collecchio ha una delle valutazioni di Borsa più convenienti d'Europa nel settore alimentare; ha aumentato del 17% le stime sugli utili 2010; ha ottime prospettive di sviluppo in Africa e Australia e soprattutto un possibile utilizzo della liquidità da 1,4 miliardi anche per remunerare gli azionisti. Euforica la reazione del mercato dopo il report di Morgan Stanley, che in particolare ha alzato le stime sull'utile per azione 2010 da 0,10 a 0,12 euro.