Microsoft apre all’open source
Nel corso degli anni Microsoft ci ha abituato ai cambiamenti e alle novità. Da ultimo il lancio a sorpresa dell’offerta da 44,6 miliardi di dollari per la dotcom statunitense, Yahoo!. Adesso la nuova sfida è quella di diventare più trasparenti. In che modo? Ieri, il colosso di Redmond ha annunciato la volontà di mettere a disposizione del mercato un nuovo approccio tecnologico e di business capace di facilitare l’interoperabilità (elevato grado di sinergia di sistemi diversi col fine di offrire servizi o funzionalità nuove) del suo sistema operativo Windows. Inoltre, sarà assicurata la connessione aperta ai prodotti Microsoft, Office 2007 sarà migliorato per permettere un più alto grado di flessibilità ai formati dei documenti e sarà lanciata l’open source interoperability initiative. L’intento che traspare è soprattutto quello di soddisfare le richieste avanzate dalla Commissione europea, che continua a monitorare costantemente le mosse del gruppo informatico statunitense.
“Queste novità rappresentano – spiega Steve Ballmer, amministratore delegato di Microsoft – un passo significativo nel nostro modo di condividere e fornire informazioni sui nostri prodotti e sulle nostre tecnologie”. E ha aggiunto: “Diventeremo più trasparenti e i nostri prodotti chiave saranno più ‘open’, assicurando una maggiore interoperatibilità”. In tal senso, la Microsoft procederà a pubblicare sul proprio sito circa 30 mila pagine di documenti e codici di Windows Vista, Office e altri prodotti che fino a questo momento erano rigorosamente top secret.
Non si è fatta attendere la risposta di Bruxelles, che ha preso atto dell’annuncio di Microsoft relativamente a una serie di principi per promuovere l’interoperabilità con alcuni dei suoi prodotti di software. È questo il commento freddo e, un pò scettico, arrivato dall’Unione Europea, che in una nota ha precisato: “Questo annuncio non si riferisce alla questione se Microsoft abbia o meno ottemperato precedentemente alle norme Antitrust imposte dall’Ue in quest’area”. “La Commissione – prosegue la nota -accoglierebbe con favore qualsiasi mossa in questa direzione. Tuttavia, la Commissione ha sottolineato come l’annuncio di ieri fa seguito ad almeno altre quattro dichiarazioni simili da parte di Microsoft”.
All’inizio dell’anno Microsoft era finita nel mirino della Commissione europea. Dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, che ha condannato il colosso di Redmond a pagare una multa record pari a 497 milioni di euro l’Antitrust ha avviato un’indagine su due nuovi casi di sospetto abuso di posizione dominante: il primo caso riguarda il settore della interoperabilità. Mentre il secondo è legato alla fusione del browser per la navigazione sulla Rete – Internet Explorer – con il sistema operativo Windows. La denuncia era arrivata dalla società concorrente, Opera.