Mezzogiorno di fuoco per lo spread, fiammata improvvisa nel giorno del primo summit su legge di bilancio. Banche affondano in Borsa
Brusca fiammata per lo spread Btp-Bund. Il differenziale di rendimento tra il decennale italiano e quello tedesco si è riportato sopra quota 250 punti base, livello che non vedeva da oltre un mese. Il deciso aumento il rendimento del Btp decennale arrivato al 2,95% dal 2,78% della vigilia. Si tratta del rendimento più alto dall’8 giugno scorso.
Banche al tappeto
Di pari passo soffrono a Piazza Affari i titoli bancari con le big Unicredit e Intesa Sanpaolo a guidare i ribassi con passivi nell’ordine del 4%.
Equita Sim ha stimato che un aumento strutturale dello spread di 100 pb comporta un’erosione di 37 punti base del capitale Core Tier 1.
Prima resa dei conti nel governo in vista di settembre
Nessuna notizia in particolare sembra giustificare un movimento così accentuato. A livello politico si è consumata la rottura tra Lega e Forza Italia sul caso Rai, ma probabilmente il mercato guarda soprattutto al nodo manovra 2019. C’è infatti una crescente preoccupazione legata al delicato passaggio della legge di bilancio 2019 che entrerà nel vivo tra un mese. Oggi, stando a quanto riferito dal Sole 24 Ore, sarebbe in programma un super-vertice tra il premier Giuseppe Conte, i due vice premier Salvini e Di Maio, i ministri Tria e Savona e il sottosegretario a palazzo Chigi, Giancarlo Giorgetti.
Salgono di pari passo le pressioni con il vice premier e leader della Lega, Matteo Salvini, che ha parlato di “autunno della rivoluzione fiscale”, riferendosi all’introduzione della flat tax, mentre il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli (M5S), ha fatto riferimento a flat tax e reddito di cittadinanza come “misure propulsive” che vanno messe in atto a fronte del rallentamento dell’economia certificato nei giorni scorsi dall’Istat (Pil rallentato a +1,1% annuo nel secondo trimestre, +0,2% t/t).
Scoglio agenzie di rating. Se le prossime settimane si preannunciano ancora interlocutorie, a fine mese l’Italia affronterà un primo test con il pronunciamento di Fitch sull’Italia, che sarà seguita una settimana dopo, il 7 settembre, da Moody’s. Due potenziali scogli in grado alzare le pressioni sui titoli di Stato italiani in un mese di settembre che vedrà la scadenza di 24 mld di Btp & co.
I 100 punti base di maggiore spread rispetto allo scorso aprile, rappresentano tra 3,6 e 4,5 miliardi di euro di spesa aggiuntiva, ossia lo 0,2% del Pil. Un problema che va ad aggiungersi alla più debole sponda della congiuntura, con Pil in rallentamento negli ultimi trimestri e inferiore a quanto stimato lo scorso aprile.
(notizia aggiornata alle 13:15)