Merrill: le svalutazioni lievitano, ma meno delle attese più pessimistiche
Poteva andare peggio. Così si può sintetizzare la reazione degli operatori alla prima trimestrale negativa da quasi sei anni di Merrill Lynch. Nel trimestre la banca ha registrato una perdita di 2,24 miliardi di dollari, con svalutazioni per 7,9 miliardi sui titoli legati ai mutui subprime. Nonostante l’annuncio shock e il fatto che la perdita per azione, pari a 2,85 dollari, abbia abbondantemente superato le attese di consensus (-0,45 dollari), in pre-apertura il titolo Merrill Lynch cede relativamente poco, circa 2 punti percentuali e mezzo.
Il ceo Stan O’Neal ha detto che “in considerazione delle difficoltà del mercato del credito, abbiamo riesaminato le nostre rimanenti posizioni in cdo in maniera più conservativa. Il risultato è una svalutazione più ampia di quanto anticipato di queste attività”.
Proprio sulle svalutazioni si era concentrato quest’oggi il New York Times, anticipando che la banca avrebbe presentato ulteriori svalutazioni per 2,5 miliardi dopo i 5 miliardi già annunciati dalla stessa società lo scorso 5 ottobre. Quanto annunciato da Merrill Lynch è dunque peggiore delle previsioni, ma non delle più pessimistiche. Sul mercato circolavano anche ipotesi ben più oscure. In una nota di oggi di Ubs era riportato il commento di un analista della banca elvetica secondo cui sul mercato ci sarebbero stati anche operatori convinti che le perdite trimestrali di Merrill Lynch avrebbero potuto arrivare a toccare i 14 miliardi di dollari.
Merrill Lynch contestualmente alla presentazione dei dati, ha reso nota un’esposizione globale verso abs e cdo (titoli legati alla cartolarizzazione di debiti) di 15,2 miliardi di dollari e verso il segmento dei mutui subprime di 5,7 miliardi. La banca ha inoltre chiarito di prevedere ancora condizioni incerte per il mercato dei subprime.
Le prime avvisaglie di un rischio di lievitazione dei write-off erano state segnalate dal sito internet americano Trader Daily, che pochi giorni fa aveva riferito di una riunione di emergenza del board di Merrill Lynch tenutasi nella notte di domenica.