Merger & Acquisition, bene i primi nove mesi ma rallenta il terzo trimestre
Il 2007 potrebbe essere un altro anno record per le operazioni di Merger & Acquisition a livello globale. I dati relativi ai primi nove mesi dell’anno diffusi da Dealogic hanno messo in evidenzia un incremento dell’attività a 3.850 miliardi di dollari contro i 2.720 dello stesso periodo del 2006. Un incremento del 40% avvenuto, tuttavia, soprattutto nella prima metà dell’anno.
Le incertezze che attraversano i mercati finanziari e la crisi di liquidità originata dalle difficoltà del comparto dei mutui subprime negli Stati Uniti d’America, si sono infatti riflesse sulle cifre del terzo trimestre. A livello globale il calo è stato, rispetto al secondo trimestre, di oltre 40 punti percentuali, a 1.000 miliardi di dollari da 1.740.
La spinta maggiore all’M&A è arrivata dai Paesi emergenti, in particolare i Bric (Brasile, Russia, India e Cina), dove il volume di transazioni si è attestato a 298,1 miliardi di dollari da gennaio a settembre con il terzo trimestre dell’anno che ha da solo rappresentato quasi la metà del volume registrato finora da inizio anno (119,1 miliardi di dollari).
Nella classifica degli advisor guida Goldman Sachs con 1.034 miliardi di dollari e quasi 350 operazioni di M&A. Morgan Stanley sfiora i 1.000 miliardi con 281 operazioni. Terzo gradino del podio per JpMorgan con 921 miliardi e poco più di 300 operazioni.
In calo l’attività di leverage buy-out, -68% a 130,3 miliardi di dollari, forse il segnale più chiaro dell’impatto della crisi di liquidità sul settore. A fine settembre sono state registrare operazioni di buy-out annunciate e ancora sospese per 414,2 miliardi di dollari.
Rallentamento in corso anche per le nuove quotazioni. Nel corso del terzo trimestre dell’anno sono stati 148,6 miliardi i dollari raccolti d queste operazioni, sostanzialmente in linea con quanto avvenuto nello stesso periodo dell’anno passato ma sensibilmente meno di quanto registrato nel secondo trimestre del 2007 quando l’ammontare di queste operazioni aveva sfiorato i 295 miliardi di dollari.