Mercato obbligazionario non crede a Draghi: è tapering e curve dei rendimenti saranno più ripide
Tapering sì, no, quasi. Il messaggio uscito dal meeting Bce è stato interpretato in vario modo dai mercati visto che l’istituto centrale europeo da aprile 2017 andrà a ridurre gli acquisti mensili di asset. Un “tapering mascherato” nonostante contestualmente sia stato annunciato l’allungamento del quantitative easing di ben 9 mesi fino a fine 2017. “Questo è effettivamente tapering, anche se durante la conferenza stampa il presidente Draghi ha negato con forza tale assunto”, sottolinea Marilyn Watson, Head of Global Fundamental Fixed Income Strategy di BlackRock.
La BCE ha specificato che la dimensione o la durata degli acquisti potrebbero aumentare se l’inflazione o le condizioni finanziarie diventano meno favorevoli.
Verso curve dei tassi più ripide
“L’impatto netto di questi cambiamenti di dimensioni, durata e composizione degli acquisti BCE dovrebbe incoraggiare un irripidimento della curva dei rendimenti di euro sia dei Paesi core che della periferia”, è l’opinione di Goldman Sachs. La casa d’affari statunitense ritiene inoltre che ci sarà una migliore trasmissione della politica monetaria verso il settore finanziario.
Goldman vede il rendimento del Bund tedesco aumentare a circa 0,80% alla fine del 2017. Posizione neutra invece sui bond periferici dell’area euro complici le incertezze politiche all’orizzonte.
BlackRock punta su inflation linked Us e Uk
Guardando al 2017 gli sviluppi politici sono destinati a dominare i movimenti di mercato il prossimo anno. “Attualmente vi è una grande incertezza e mancanza di chiarezza intorno, per citarne solo alcuni temi caldi, la nuova amministrazione Trump, trattative Brexit, conseguenze del recente referendum italiano e le elezioni generali in Olanda, Francia e Germania”, rimarca l’esperto di BlackRock che per quanto concerne l’obbligazionario globale prevede una curva più ripida per il Bund tedesco ed è short sui titoli di stato francesi rispetto ai Bund. BlackRock mantiene la view favorevole sui titoli indicizzati all’inflazione, in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Inoltre Watson continua a privilegiare le obbligazioni emergenti sulle attese di allentamento della politica monetaria.