Il mercato auto europeo flette a marzo, giù anche Fiat
L’andamento dell’industria automobilistica prosegue in Europa a fasi alterne. Dopo la ripresa di febbraio, quando le auto nuove immatricolate sono aumentate dell’8,7%, nel mese di marzo c’è stata una nuova inversione di tendenza nel Vecchio continente con una flessione del 9,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È questa la conseuta fotografia mensile scattata dall’Acea, l’associazione di costruttori di automobili europei, secondo la quale le nuove automobili messe in circolazione sono state pari a circa 1,65 milioni.
In un quadro economico dominato dall’incertezza generata dalla crisi finanziaria statunitense, il mercato delle quattro ruote frena. In Europa occidentale il calo è stato del 10,2%, solo il Portogallo e la Gran Bretagna, precisa una nota, hanno registrato delle variazioni positive rispettivamente pari al 5,2% e allo 0,5%. Diversa la situazione a livello trimestrale. Da gennaio a marzo più della metà dei Paesi dell’Europa occidentale hanno riportato una domanda di nuove vetture in rialzo.
In difficoltà anche il mercato dell’auto italiano, che ha fatto peggio del mercato mettendo a segno una flessione del 18,8% a marzo e del 10 nei primi tre mesi del 2008. Una scarsa fiducia dei consumatori, ai minimi degli ultimi quattro anni come riportato dai dati diffusi dall’Isae, il clima pre-elettorale e un quadro economico incerto ha contribuito al tonfo del Belpaese.
Il gruppo Fiat ha visto le immatricolazioni scendere del 13,3% a 114.577 unità nell’Europa a 15 + Efta, con una quota di mercato che è passata al 7,4%, dal 7,6, scendendo in sesta posizione assoluta scavalcata da General Motors e Renault.