Primi segnali di frenata degli utili anche in Europa
La contrazione degli utili aziendali dà i primi segni di estensione dagli Stati Uniti all’Europa. Dopo la flessione dei profitti del 6% annunciata venerdì dal colosso statunitense General Electric è oggi l’olandese Philips a presentare conti che riaccendono le preoccupazioni di mercati e investitori.
Philips Electronics ha chiuso il primo trimestre con un calo dell’utile del 75% a 219 milioni di euro. Nello stesso periodo del 2007, condizionato tuttavia da proventi straordinari per 600 milioni, l’utile era ammontato a 875 milioni. Anche non considerando le voci non ricorrenti però i numeri si presentano decisamente negativi. Il margine operativo lordo è infatti sceso del 28% a 265 milioni. La società ha anche rivisto verso il basso il target sul Mol del 2008 tra il 10 e l’11%. Contenuta anche la progressione dei ricavi. Le vendite hanno registrato un incremento dello 0,5% a 5,96 miliardi e per il periodo 2008-2010 la società si attende una crescita del giro d’affari del 6%.
Ciò che più conta però è che anche da Philips sono venuti allarmi per i prossimi mesi. Per il gruppo alcune economie sviluppate perderanno slancio come conseguenza della crisi globale del credito, mettendo sotto pressione i margini. Arriva così una prima conferma al verdetto di un sondaggio effettuato presso gli analisti delle principali banche da Bloomberg, che per la prima volta indica un calo anno su anno degli utili delle 600 principali società europee, sebbene contenuto allo 0,05%. A guidare la contrazione, secondo la survey, sarà il settore finanziario, con una contrazione dei profitti delle banche del 6% e di quelli delle società di servizi finanziari del 35%. Visti in contrazione (-13%) anche gli utili delle società alimentari e del settore costruzioni (-9,24%). Uniche note positive sono viste venire da tecnologici e telecomunicazioni.
Le cattive notizie da Philips arrivano dopo che venerdì General Electric, il terzo gruppo per capitalizzazione di Borsa al mondo, ha chiuso il primo trimestre con una flessione dell’utile netto del 6% a 4,3 miliardi di dollari. Ge ha anche ridotto la guidance per l’intero 2008, prevedendo utili compresi tra 2,20 e 2,30 dollari per azione, con un eps per il trimestre in corso tra i 53 e i 55 centesimi. Nel trimestre appena chiuso, secondo quanto reso noto dalla società, la divisione servizi finanziari ha subito le conseguenze del rallentamento dell’economia americana e le difficoltà dei mercati dei capitali.