Mercati in risk on. Indici USA su nuovi massimi, mentre gli europei aggiornano quelli 2019
La scorsa ottava ha confermato la fase di risk on sui mercati. Gli indici europei hanno segnato nuovi massimi d’anno e quelli americani nuovi massimi storici. Nel complesso quindi i mercati si confermano in una congiuntura positiva, anche se nelle prossime settimane potrebbero arrivare un po’di prese di beneficio prima del classico rally natalizio che quest’anno sembrerebbe essere nei programmi.
Sicuramente uno degli appuntamenti più importanti della settimana è stato il meeting della Fed. La banca centrale americana ha ridotto i tassi di 25 pb, per la terza volta quest’anno, portandoli nel range 1,5%-1,75% (come da attese), segnalando però al mercato che la fase di aggiustamento dei tassi di mid-cycle è al momento terminata. Sparita infatti dal comunicato ufficiale la frase: “agirà in modo appropriato per sostenere l’espansione economica”. Sul fronte commerciale invece l’ultima notizia vuole che il Cile abbia comunicato la cancellazione dell’incontro APEC in cui si sarebbero dovuti incontrare Trump e Xi. Infine, lato macro, positive invece le notizie provenienti dal fronte cinese. Per il terzo mese consecutivo infatti l’indice Pmi manifatturiero calcolato da Caixin-Markit è salito ad ottobre.
In tale scenario gli investitori hanno prediletto l’utilizzo di Turbo Certificate sugli indici azionari europei e americani. Infatti, il prodotto più scambiato è stato il Turbo Short sull’S&P 500 con ISIN NL0013493158. Il prodotto presenta Livello Knock Out a 3.200 punti (distanza di oltre il 5%) e Leva 19X. La scadenza è il 18 dicembre 2019. Il controvalore del Turbo si assesta a quasi 700 mila euro con 40 trades.
È un Turbo Long sul Ftse Mib invece il secondo prodotto più scambiato. L’ISIN è NL0013882004 e la leva è pari a 20 volte, con una distanza dallo strike del 4,5%. La scadenza è il 20 dicembre 2019. Il controvalore scambiato è pari a circa 430 mila euro. Molto scambiato anche il Turbo Long sull’S&P 500, con ISIN NL0013882293. Lo strike è a 2.900 punti (distanza del 4,76%) e la leva a oltre 20 volte. Sedici le trades e oltre 400 mila euro gli scambi.
Il prodotto d’investimento più scambiato invece è un Airbag Cash Collect con ISIN: NL0013680812 e sottostante un basket composto da Fiat, Intesa, Saipem, Telecom. Con 19 trades il prodotto ha scambiato poco meno di 400 mila euro in controvalore. La scadenza è a luglio del 2022 e il premio mensile di 0,9 euro a certificato.
Ricordiamo che i Airbag Cash Collect consentono di ottenere potenziali premi con effetto memoria nelle date di valutazioni mensili anche nel caso in cui i sottostanti che compongono il paniere abbiano perso terreno, ma la quotazione dell’azione peggiore sia superiore o pari al 60% del suo valore iniziale (livello Airbag). Inoltre, qualora alla fine del sesto mese di vita del Certificate, ovvero nelle successive date di valutazione mensili intermedie, tutte le azioni che compongono il paniere quotino a un valore pari o superiore al valore iniziale, il Certificate scade anticipatamente e l’investitore riceve il valore nominale più il premio mensile e gli eventuali premi non pagati precedentemente (premi a effetto memoria). A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili: nel caso in cui la quotazione di tutte le azioni sottostanti sia pari o superiore al 60% del loro valore iniziale, il Certificate rimborsa il valore nominale più il premio mensile e gli eventuali premi non pagati precedentemente; se la quotazione dell’azione sottostante con performance peggiore è inferiore al 60% del suo valore iniziale, il Certificate rimborsa un importo inferiore (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).