Mercati, exploit dei bond governativi europei non-core: oltre 400 miliardi di emissioni
I bond governativi europei non-core hanno accelerato nel primo trimestre del 2024, superando i 400 miliardi di euro di emissioni. Il trend è emerso da un report di Generali Investment, secondo cui lo sprint dei collocamenti di bond sovrani è giustificato da una revisione delle aspettative sui tassi d’interesse.
L’exploit dei bond
In particolare, i titoli di Stato dell’area euro non-core (Spagna, Portogallo, ecc.) stanno proseguendo nel 2024 la forte performance registrata nel quarto trimestre 2023. La riduzione degli spread è stata quasi sufficiente a compensare l’aumento dei rendimenti sottostanti. In un mercato molto attivo, nel primo trimestre 2024 sono già stati emessi oltre 400 miliardi di euro di obbligazioni sovrane, pari a più del 30% del volume annuale previsto.
I motivi dell’accelerata
L’emissione netta da inizio anno è molto elevata, con oltre 175 miliardi di euro. Anche considerando il QT (Quantitative Tightening) della BCE, quasi il 35% del volume netto di emissioni è già stato collocato sul mercato. In combinazione con il già citato calo della volatilità dei mercati obbligazionari, una modesta ripresa economica e i prossimi tagli dei tassi di riferimento della BCE, ciò fornisce un significativo supporto tecnico ai titoli di Stato non-core dell’area euro. Rispetto ad altre classi di attività a reddito fisso rischiose, i titoli di Stato europei non-core non appaiono sopravvalutati e la bassa volatilità degli spread implica livelli di spread corretti per il rischio ancora piuttosto interessanti.
Dunque, non essendo in vista alcun catalizzatore per un’inversione di tendenza sostenuta, gli esperti di Generali Investments raccomandano di investire in obbligazioni area euro non-core per beneficiare del contesto di mercato favorevole e guadagnare il carry.