Mercati emergenti, green bond destinati a raddoppiare entro 2021

I mercati emergenti sono l’area più esposta ai rischi legati al cambiamento climatico e sono chiamati ad affrontare una sfida senza precedenti per ridurre il ricorso ai combustibili fossili all’interno delle loro economie, pur mantenendo un percorso di sviluppo economico sostenibile. Da qui si pone il problema di come soddisfare le esigenze di finanziamento per costruire nuove infrastrutture compatibili con queste sfide, cosa che richiede capitali provenienti sia dal settore pubblico che da quello privato. Il capitale degli investitori istituzionali privati oggi disponibile nei mercati sviluppati si attesta sui 147.400 miliardi di dollari. La stima delle opportunità di investimento non sfruttate si attesta ad un totale di 29.000 miliardi di dollari e si articola in sei settori chiave (rifiuti, energie rinnovabili, trasporti pubblici, acqua, veicoli elettrici ed edifici verdi) nelle città dei Mercati emergenti fino al 2030.
Green bond: quota in circolazione negli emergenti verso il raddoppio
Possono giocare un ruolo chiave riuscendo a colmare il divario tra l’enorme quantità di capitale privato nei mercati sviluppati e le opportunità di investimento negli emergenti i green bond. Questi difatti rappresentano il modo attraverso cui i Mercati emergenti possono finanziare progetti che permettano di alimentare la loro stessa crescita in modo sostenibile. I green bond rappresentano un meccanismo di finanziamento efficace con benefici sia per gli emittenti che per gli investitori e dal 2012 al 2018, come si legge nell’Amundi-IFC Emerging Market Green Bond Report 2018, sono stati emessi green bond per un totale di 140 miliardi di dollari in 28 mercati. Sulla base dei dati disponibili, si stima che i green bond possano aumentare fino a 210-250 miliardi di dollari entro il 2021.
La prima emissione di green bond nel contesto degli Emergenti è avvenuta nel 2012 in Sud Africa, ma a trainare la crescita globale del segmento è stata la Cina, con l’Asia orientale e la regione del Pacifico che contano per l’81% del mercato. Nonostante il calo delle emissioni obbligazionarie globali nel 2018, i green bond degli Emergenti hanno continuato a registrare un costante flusso di emissioni: sono stati emessi 43 miliardi di dollari di green bond, con l’esordio di nuovi emittenti in sei paesi. Mentre il mercato dei green bond nei paesi emergenti ha inizialmente registrato una crescita più lenta rispetto ai paesi sviluppati, c’è stato un significativo recupero da parte degli emergenti in termini di quota di emissione. Le emissioni di green bond nei mercati sviluppati si sono attestate su circa il 2,4% delle emissioni nei mercati sviluppati l’anno scorso, con i green bond negli emergenti che rappresentano il 3% delle emissioni degli Emergenti. Significativo il potenziale di investimento racchiuso nel segmento della “finanza verde”, un potente strumento nella lotta contro il cambiamento climatico come afferma Paulo de Bolle, IFC’s Global Director del Financial Institutions Group. “Il mercato per i green bond è cresciuto rapidamente negli ultimi anni e si prevede che gli emergenti contribuiranno sempre più a questa traiettoria di crescita in futuro. In questo contesto, è fondamentale che sia gli emittenti che gli investitori dispongano delle informazioni necessarie per continuare a investire nel segmento dei green bond, in particolare nelle economie in crescita dei mercati emergenti”.