Mercati, Draghi non delude: Piazza Affari e i listini europei volano dopo le misure della Bce
Super Mario Draghi è sceso in campo nella zona euro, annunciando una serie di misure di espansive che vanno oltre le aspettative del mercato. Annunci che stanno letteralmente mettendo le ali ai listini europei, dopo una mattinata caratterizzata da una certa incertezza. La migliore in Europa è Piazza Affari, con il Ftse Mib che sale di oltre tre punti percentuali a 18.823,51. Volano i bancari dopo una raffica di sospensioni per eccesso di rialzo: tra i big Unicredit avanza del 7,41%, Intesa Sanpaolo sale di oltre il 5%, mentre Mediobanca segna un +3,35%. Tra le popolari in evidenza Ubi Banca (+6,16%). Nel resto d’Europa, il Dax e il Cac40 salgono rispettivamente del 2,31% a 9947,8 punti e del 2,72% a 4545,95 punti. Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro viaggia a 1,0855 (-1,3%). Adesso si attende l’avvio della conferenza stampa a Francoforte del governatore Mario Draghi e si vedrà se l’euforia iniziale con cvui sono state accolte le nuove misure espansive dell’Eurotower rimarrà tale.
Draghi sorprende tutti
Il Consiglio direttivo odierno della Banca centrale europea (Bce) ha deciso di ridurre tutti i tassi di riferimento. Sono stati tagliati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali allo 0% dal precedente 0,05%, sulle operazioni di rifinanziamento marginale allo 0,25% dal precedente 0,30% e sui depositi presso la banca centrale allo -0,40 per cento dal precedente -0,30%.
Ma soprattutto è stato annunciato un ampliamento del quantitative easing, portando gli acquisti mensili di asset a 80 miliardi di euro a partire da aprile. Non solo. La Bce ha anche ampliato il pacchetto di asset nel paniere acquistabile, includendo anche le obbligazioni investment grade denominate in euro emesse da società non bancarie della zona euro. Infine, a sorpresa, l’istituto guidato da Mario Draghi ha messo mano anche alle aste T-LTRO (Targeted long term rifinancing operation), annunciando una nuova serie di quattro operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, ciascuna con una durata di quattro anni, a partire da giugno. Per quanto riguarda le condizioni di finanziamento di queste operazioni, il tasso è stato portato allo stesso livello del tasso sui depositi, quindi in territorio negativo.
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