Mercati: Bce, Fed e ancora Grecia. Gli appuntamenti clou di questa settimana

Questa settimana centrale di luglio sarà calda per i mercati finanziari. Nonostante si sia raggiunto il sospirato accordo con la Grecia, la questione ellenica non è ancora chiusa. Nei prossimi giorni (entro mercoledì) si attende il via libera da parte del parlamento greco delle misure concordate a Bruxelles così da proseguire i negoziati con l’Eurogruppo per avviare ufficialmente la macchina degli aiuti attraverso l’Esm, il meccanismo europeo di stabilità. L’approvazione da parte di Atene non è così scontata e il rischio Grexit non ancora completamente superato. Intanto si lavora a un prestito ponte che sarà oggetto di discussione già nell’Eurogruppo del pomeriggio. 

In questo clima, si svolgerà giovedì la riunione della Banca centrale europea. Gli analisti non si aspettano nesssun cambiamento sul piano della politica monetaria, ma sarà importante seguire la conferenza stampa del governatore Mario Draghi, per capire l’evolversi dello scenario in Europa sul piano economico, anche in vista di eventuali sviluppi sul fronte Grecia. 

Sempre in  tema di banche centrali, un altro appuntamento importante per i mercati sarà con la Federal Reserve. In particolare con il presidente, Janet Yellen, che terrà l’audizione semestrale prima alla Camera (mercoledì) e poi al Senato (giovedì). Dalle sue dichiarazioni si potrebbe cogliere qualche indicazione sulle prossime mosse della Fed in vista della riunione di settembre. Importante in questo senso, sarà anche il Beige Book, che verrà pubblicato mercoledì sera. 

Guardando alle indicazioni macroeconomiche, si segnala martedì l’indice Zew che misura la fiducia degli investitori tedeschi in relazione alla crescita economica nei prossimi sei mesi. Mercoledì occhi rivolti a Oriente, dove verrà diffuso il Pil della Cina nel secondo trimestre e la Bank of Japan annuncerà la sua politica monetaria a cui seguirà la conferenza stampa del presidente Haruiko Kuroda. Infine, tra gli altri appuntamenti clou della settimana, da monitorare venerdì il dato sull’inflazione negli Stati uniti e la lettura preliminare della fiducia dei consumatori elaborata dall’università del Michigan, il dato più tempestivo per valutare le condizioni dei consumatori e la propensione alla spesa degli americani da cui dipende in gran parte la crescita economica degli Stati Uniti.