I mercati bancari emergenti bruciano le tappe, meno di 20 anni e l’India supererà l’Italia
Il valore delle attività bancarie nazionali delle economie emergenti di Cina, India, Brasile, Russia, Messico, Indonesia e Turchia, supererà quelle dei paesi del G7 (Stati Uniti, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Canada) prima di quanto previsto alla vigilia della crisi finanziaria.
E’ quanto emerge dal rapporto ‘Banking in 2050’ pubblicato oggi da PwC, che non risparmia, almeno a livello aggregato, sorprese amare al sistema bancario italiano, destinato a perdere posizioni nei prossimi decenni a favore delle nuove superpotenze emergenti.
Un’analisi effettuata nel 2007 prevedeva che le attività bancarie interne dei principali paesi emergenti (E7) avrebbero sorpassato in valore quelle relative ai paesi del G7 nel 2046, mentre secondo le proiezioni aggiornate la data si anticipa di un decennio, ossia al 2036. Una variazione che dipende dal fatto che la crisi finanziaria globale ha colpito i G7 in misura notevolmente superiore rispetto ai paesi emergenti E7.
Allo stato attuale l’Italia si colloca all’ottavo posto in termini di attività domestiche bancarie, sesta tra i paesi del G7 ed alle spalle di Cina e Spagna. Con previsioni che indicano una modesta crescita in termini relativi degli attivi dai circa 3 mila miliardi di dollari statunitensi del 2009 a circa 4 mila del 2030 e 5,6 del 2050. Nel prossimo ventennio è previsto che l’Italia venga sopravanzata dall’India e nel ventennio successivo da Brasile; Russia, e Messico collocandosi nel 2050 all’undicesimo posto dopo aver superato la sola Spagna.
“Il mercato bancario Italiano – ha commentato Pierfrancesco Anglani, Partner Financial Services di PwC – dovrebbe evidenziare nel medio e lungo periodo tassi di crescita sensibilmente inferiori a quelli dei paesi dell’E7 e in talune circostanze anche inferiori ad altri paesi del G7. Come per altre economie del G7, il mercato bancario italiano è un mercato maturo ed i cambiamenti regolamentari in corso e attesi potrebbero incidere in termini negativi sui tassi di crescita. In tale contesto sarà fondamentale per il nostro sistema bancario la capacità di sapersi adattare ai citati cambiamenti regolamentari ritrovando, al contempo, livelli di redditività soddisfacenti e sostenibili; a tale riguardo fondamentale sarà la capacità delle nostre banche di ritornare ad avere un ruolo attivo nello sviluppo economico del Paese. Nel frattempo è ragionevole attendersi che le banche cinesi e degli altri paesi dell’E7 possano giocare un ruolo significativo nel mercato europeo nei prossimi decenni”.