Fiat: il mercato non è convinto della ripresina in Italia, maggio positivo per Chrysler
La ripresina delle immatricolazioni in Italia non convince pienamente il mercato. La Borsa, infatti, dopo aver apprezzato nei giorni scorsi la conquista veloce della Chrysler, oggi punisce il titolo Fiat Spa che lascia sul parterre quasi 2 punti percentuali a 7,13 euro. Eppure qualche segnale di ottimismo è arrivato dai dati sulle vendite italiane di maggio: +3,6% a 170 mila vetture, mentre il Lingotto ha segnato un +4,6% a 51,3 mila tornando al 30% della market share. In Italia si tratta di un’inversione di tendenza dopo ben 13 mesi di flessioni continue. “Si notano segni di leggero miglioramento, ma le indicazioni deboli sugli ordinativi a maggio impongono cautela sull’evoluzione delle vendite a giugno”, commentano oggi gli analisti di Intermonte che confermano la raccomandazione neutral sul titolo Fiat Spa con target price a 7,50 euro.
A trainare le vendite del Lingotto sono state soprattutto l’Alfa Romeo e la Lancia. La prima ha venduto più di 6 mila vetture con un rialzo del 43,9%, mentre la Lancia ha segnato una crescita dell’8,9% a 8,5 mila vetture. Il marchio Fiat ha invece registrato un lieve calo dello 0,8%, in attesa del responso del mercato verso il nuovo Freemont e la nuova Panda. Flessione a doppia cifra in Francia, dove il gruppo torinese ha segnato un -22% mentre il mercato ha mostrato un progresso del 6%. “Il mix però è positivo grazie alla performance dei veicoli leggeri Fiat che in Francia hanno registrato un balzo del 50%”, segnalano gli esperti di Equita.
Ma gli occhi del mercato sono tutti puntati Oltreoceano, dove la Chrysler a maggio ha sovraperformato il mercato aumentando le vendite del 10% a 115 mila unità. La market share del colosso di Detroit è così salita al 10,9%, il livello più alto dalla creazione della nuova società. “La performance è positiva – scrive Equita nel report odierno raccolto da Finanza.com – ma inferiore alle attese se confrontato con l’obiettivo di aumentare i volumi 2011 del 25% rispetto allo scorso anno”. Questa mattina il Boston Globe ha riportato la notizia che Chrysler dopo quarant’anni non venderà più attraverso il suo marchio in Europa, ma i suoi modelli verranno lanciati tramite il brand Lancia.
Una decisione che rientra in un piano di contenimento dei costi da circa 2,2 miliardi di dollari entro il 2014. “Non possiamo mantenere i due brand ovunque – ha dichiarato il responsabile del marcio Lancia, Olivier Francois -. La Lancia ha una maggiore presa sul mercato europeo”. Infine, il Lingotto ha praticamente deciso di investire 1,1 miliardi di euro in Russia per la costruzione di due stabilimenti a circa 400 Km a est di Mosca. Un impianto sarà dedicato alla produzione di auto, con l’obiettivo di raggiungere una capacità di 120 mila vetture l’anno, mentre l’altro sarà dedicato alla produzione di motori.